Inseguimento da brivido tra il Valdarno e Arezzo, arrestati due campani, un quarantenne di Casalnuovo di Napoli e un ventenne di Pomigliano d'Arco. Un poliziotto ha dovuto esplodere anche un colpo di pistola perché i fuggitivi stavano per investirlo con la macchina, una Fiat 500X che in precedenza non si è fermata all'alt ed ha iniziato una corsa di brivido terminata a Indicatore. Speronate tre auto della polizia e quella di un cittadino.
Tutto è iniziato quando la macchina ha fatto rifornimento alla stazione di servizio di Peretola ovest senza pagare il carburante. Al casello Valdarno dell'A1 i due hanno ignorato l'alt imposto da una pattuglia e sono usciti a gran velocità dall'autostrada verso Montevarchi. Sulla rotatoria hanno speronato i poliziotti. Quindi inseguimento da Levane e quindi Montalto dove i due hanno lanciato dal finestrino una valigetta di attrezzi da lavoro nel tentativo di distrarre gli inseguitori, a quel punto due pattuglie. Poi a Poggio Bagnoli i fuggitivi tallonati dalla polizia sono rimasti incastrati in una aiuola, sembravano essersi arresi.
Invece mentre un agente si avvicinava, la manovra di retromarcia, puntando proprio l'uomo in divisa, che poteva rimanere travolto, ha indotto lo stesso poliziotto a sparare un colpo intimidatorio. I due campani hanno ripreso la fuga speronando di nuovo l'auto della polizia fin quando, dopo altri speronamenti, di cui uno ad una macchina civile (senza feriti) si sono dovuti definitivamente arrendere grazie all'intervento di altre auto della polizia giunte da Arezzo. Già noti, i campani avevano in auto materiale rubato la mattina stessa, utensili da lavoro, a Borgo Tossignano di Bologna e Imola.
Processati con rito abbreviato al tribunale di Arezzo per resistenza a pubblico ufficiale. Uno dei due è stato posto agli arresti domiciliari.
L'episodio è avvenuto martedì 26 settembre con inizio sulla carreggiata sud dell'autostrada, a Terranuova Bracciolini, alle 15.45, e duplice arresto a Indicatore, alle 16.10, presso il distributore Ip.