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Strage nazifascista di Civitella, Ida Balò ha ricevuto il cavalierato dalla Germania: "Se all'odio si risponde con l'odio le guerre non hanno fine"

Alessandro Cherubini

27 Giugno 2025, 15:18

A Civitella in Val di Chiana, teatro insieme a Cornia e San Pancrazio di uno degli eccidi più atroci dell'Italia del XX secolo, è stata conferita a Ida Balo’, sopravvissuta alla strage, l'onorificenza dell'Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato dall'ambasciatore tedesco in Italia, Hans-Dieter Lucas oggi venerdì 27 giugno.

L'assegnazione di quest'onorificenza è stata fortemente voluta dall'allora Ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier, oggi Presidente della Repubblica Federale di Germania, il quale si era recato a Civitella nel 2014 per porgere le sue scuse. "Ho già preso parte alla cerimonia dell'80º anniversario della strage l'anno scorso" - ha dichiarato l'ambasciatore Lucas - "e per me, come tedesco, resta un giorno di vergogna. La riconciliazione è stata sempre la grande lotta di Ida Balo’ e per noi tedeschi è altrettanto cruciale. È un messaggio per un'Europa unita, fondata sulla pace."

La cerimonia di consegna si è svolta nella sala della Pinacoteca comunale di Civitella, all'interno del palazzo che ospita la Sala della Memoria, un progetto voluto dalla stessa Ida Balo’ e dall'associazione Civitella Ricorda. Il 29 giugno 1944 è una data indelebile nella memoria di Ida Balo’ e di tutte le vittime della strage.

L'eccidio a Civitella, Cornia e San Pancrazio è una delle pagine più drammatiche della storia del nostro Paese. Quel giorno furono uccisi 244 civili, i cui corpi furono successivamente bruciati insieme alle loro abitazioni, causando la devastazione di Civitella. Col tempo, il perdono è divenuto per Ida Balo’ più forte dell'odio.

"Qualcuno mi ha criticato dicendomi 'Ma come, accetti un'onorificenza dalla Germania?' Certo - ha risposto! Abbiamo fatto la pace, siamo in Europa. Se all'odio si risponde con l’odio, le guerre non avranno mai fine. Io ho perdonato anche coloro che ammazzarono i tedeschi dentro al circolo. Quello fu ciò che scatenò la rappresaglia. Ho perdonato, perché in chiesa mi chiesero perdono piangendo, e io li abbracciai", ha dichiarato Ida Balo’, testimoniando così la sua profonda umanità e il suo impegno per la riconciliazione.

 

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