Sanità
Il dottor Marco De Prizio
Nella chirurgia moderna, dopo il prezioso uso dei robot ora si attende l'intelligenza artificiale. E' questo il futuro. Lo spiega Marco De Prizio, responsabile di Chirurgia generale e d’urgenza dell’area provinciale di Arezzo e direttore dell’Unità operativa complessa della Chirurgia generale e d’urgenza dell'ospedale San Donato che ha guidato l'équipe che ha effettuato il primo intervento di chirurgia robotica dell'ospedale su un paziente malato di tumore al pancreas.
In una intervista al Corriere di Arezzo, De Prizio spiega i confini della chirurgia moderna, i vantaggi, le prospettive, ma anche i problemi, in primis la mancanza di giovani pronti a dedicarsi a questo campo della medicina. Alla domanda sul futuro risponde che ora l'obiettivo "è integrare l’attività del robot con l’intelligenza artificiale. Al momento il robot è guidato dalla mano del chirurgo, mentre in futuro potrebbe realizzarsi un’automatizzazione completa. E non sto parlando di un futuro lontano, esistono già modelli sperimentali".
Servizio completo di Gennaro Groppa sul Corriere di mercoledì 11 settembre
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