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L'intervista

Arezzo, lunedì 16 settembre ricominciano le scuole: sui banchi oltre 42 mila studenti. Il provveditore Pierazzi: "Momento di gioia"

Redazione Web

13 Settembre 2024, 00:05

Lorenzo Pierazzi

Lorenzo Pierazzi

Da lunedì 16 settembre nuovo anno scolastico per gli studenti della provincia di Arezzo, come per quelli di tutta la regione Toscana. Complessivamente torneranno sui banchi in 42.687. Sono 16.731 gli alunni della secondaria di secondo grado, 8.407 quelli della secondaria di primo grado, 12.110 gli alunni della scuola primaria e 5.439 quelli della scuola dell’infanzia.
Al suono della campanella ricominceranno per loro le lezioni, con una certa emozione per il primo giorno di scuola, come da sempre accade. Lorenzo Pierazzi è il nuovo dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, ruolo che una volta si chiamava provveditore. È stato dirigente scolastico dell’Isis Valdarno dal primo settembre 2015 al primo settembre 2023, ha poi ricoperto il ruolo di dirigente tecnico con funzioni ispettive presso l’Ufficio scolastico regionale. E dal primo settembre scorso è subentrato a Roberto Curtolo, che è andato in pensione, nella direzione dell’Ufficio scolastico provinciale.

- Pierazzi, come si presenta questo nuovo anno scolastico nella provincia di Arezzo?
“Le premesse sono quelle di dirigere un ufficio importante nell’ambito delle strategie ministeriali che hanno all’orizzonte importanti novità sulla filiera formativa tecnologico-professionale. È il secondo anno della presenza dei docenti tutor e orientatori, c’è il progetto sull’orientamento della lingua italiana per studenti immigrati. Ci sono nuovi dirigenti e insegnanti che iniziano la loro attività. C’è molto da fare e da governare processi che si sono standardizzati e nello stesso tempo di far crescere la scuola. Le linee guida sull’educazione civica sono un terreno che ci vede impegnati verso la crescita degli studenti di stare in comunità”.

- Saranno coperte tutte le cattedre?
“Gli uffici stanno lavorando in maniera intensa per riuscire a fare partire l’anno scolastico nel migliore dei modi. È chiaro, come è stato sottolineato anche dal ministro, il problema del precariato. Il nostro impegno è il massimo sforzo perché nei tempi più stretti possibili ci sia il massimo organico. È un’impresa importante, un progetto che chiede di affrontare situazioni complesse ma gli uffici stanno lavorando in maniera intensa e tra l’altro ho trovato personale preparato che mi fa ben sperare che sia all’altezza delle aspettative”.

- Quale augurio agli studenti?
“L’augurio è quello che, nei miei vari passaggi da studente a dirigente scolastico, ancora l’inizio sia un momento di gioia, un passaggio positivo in cui rimanga questo entusiasmo, che veramente possano attraversare questo anno scolastico in un progetto di crescita importante che li renda studenti e cittadini migliori”.

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