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Saracino

Arezzo, rebus Giostra tra scontri, mazzate, talpe, ricorsi e clima cavalleresco da ritrovare

Redazione Web

29 Settembre 2024, 07:10

Giostra, scontri nel corteo

Situazione pesante nel mondo della Giostra del Saracino e percorso tutto in salita per ritrovare un clima cavalleresco. Dopo gli scontri durante il corteo storico dell'1 settembre, Porta Crucifera ha ricevuto la mazzata dei provvedimenti della magistratura e pur riservandosi una riflessione sulle proprie condotte, annuncia ricorso al Gran Giurì ritenendo le punizioni eccessive. 

Colcitrone punta l'indice su vizi procedurali - in primo luogo la fuga di notizie durante la fase istruttoria che fu stigmatizzata anche dal maestro di campo Gabriele Veneri chiedendo nome e provvedimenti per la talpa in seno alla magistratura - e percepisce attorno al quartiere un atteggiamento di avversità.

Da parte sua il sindaco Alessandro Ghinelli, con una nota definisce le misure adottate spiacevoli ma inevitabili. Tutto questo mentre si dovrebbero gettare le basi per stemperare i toni in vista delle prossime edizioni, recuperare una condizione di antagonismo entro i limiti, per evitare che il gioco che identifica la città di Arezzo (ultima edizione vinta da Sant'Andrea) costituisca il presupposto per una perenne ostilità tra fazioni, con momenti a rischio per ordine pubblico e sicurezza.

Questi i provvedimenti della magistratura: Alberto Branchi fuori dalla Giostra per 40 edizioni, che significa 20 anni. A Thomas Cincinelli palafreniere del cavaliere della nobile casata dei Pescioni, squalifica di 20 giostre. A Marco Fazzuoli palafreniere del capitano di Porta Crucifera, squalifica per 12 Giostre. A Niccolò Cherici lucco di Porta Crucifera, stop per 10 Giostre; idem per Luigi Burroni lucco di Porta Crucifera. Completano il quadro delle punizioni, le 5 Giostre di squalifica a Niccolò Giustini maestro d'arme di Porta Crucifera e una Giostra ad Andrea Zanelli vessillifero di Porta Crucifera.

Per il quartiere rossoverde c'è anche la decurtazione di 2/3 del totale del contributo economico.

Questo il comunicato del consiglio direttivo di Porta Crucifera. 

"Il consiglio direttivo di Porta Crucifera rende noto a tutti i quartieristi, che la Magistratura della Giostra ha notificato le sanzioni nei confronti del quartiere e di alcuni figuranti adottate sulla base del procedimento disciplinare avviato in seguito alle relazioni che il Maestro di Campo e i suoi aiutanti hanno redatto al termine della giostra del 1 settembre 2024. Si tratta di provvedimenti che il consiglio ritiene eccessivi, fondati su un procedimento palesemente viziato.

Basti pensare che l'art. 3 del Regolamento tecnico della Giostra prevede che “Il Maestro di Campo e i suoi collaboratori devono astenersi dal comunicare a terzi il contenuto della relazione che è segreto e riservato e dovranno altresì evitare di fare dichiarazioni a mezzo stampa o radio-televisione” e nonostante questo tutta la documentazione è stata pubblicata da un quotidiano locale il giorno 8 settembre 2024, ancora prima che l'organo giudicante si riunisse per elaborare le incolpazioni. Per questo e per altri motivi il consiglio direttivo sta predisponendo il ricorso al Gran Giurì per difendersi nelle sedi appropriate.

Il quartiere non vuole sottrarsi dalle proprie responsabilità, tuttavia riteniamo che tutti dovrebbero rispondere degli errori che commettono, ma questo puntualmente non avviene. Ciò è dimostrato dalla violazioneche è stata commessa rispetto alle pubblicazioni delle relazioni per il quale nessuno risponderà e di tanti altri errori che sono stati commessi sia nella Giostra di settembre che nelle precedenti edizioni. Il consiglio convocherà a breve l'assemblea dei soci per esaminare i fatti, al fine di condividere il comportamento da tenere in futuro per evitare che continui questo atteggiamento da parte di tutte le istituzioni della Giostra nei confronti del nostro quartiere."

Il sindaco Alessandro Ghinelli, che dopo la Giostra aveva perfino ipotizzato i controlli antidoping per i figuranti, ha dichiarato: “Sono sinceramente rammaricato per quanto successo e per le conseguenze alle quali gli episodi del 1 settembre hanno condotto. I provvedimenti e le sanzioni emesse dalla magistratura non possono che essere condivise rispondendo a pieno alle aspettative che a nome dell’intera amministrazione, e di molta parte del mondo della Giostra, avevo espresso.

Sulle spalle del sindaco stanno in definitiva le responsabilità di gran parte della manifestazione, che nel corteo storico trova la rappresentazione più visibile e più libera dai condizionamenti degli esiti delle carriere, che in molti, e non solo aretini, possono ammirare senza dover temere per la loro incolumità.

È un dispiacere che la nostra manifestazione più popolare rappresentativa ed amata debba subire un giudizio così pesante, ma non può davvero correre il rischio di lasciare spazio ad atteggiamenti violenti. Mi auguro che questa decisione riporti tutto a quella sana passione che la Giostra rappresenta per Arezzo, e per tutti e quattro i quartieri, nessuno escluso”.

L.S.

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