Il processo
Roberto Vasai
Assolto Roberto Vasai, ex presidente della Provincia di Arezzo, nel processo per la presunta associazione a delinquere finalizzata ad una frode fiscale da 26 milioni di euro. Per l'ex amministratore del centrosinistra sono cadute le accuse formulate dalla procura, che con il pm Francesca Eva aveva chiesto la condanna a 2 anni di reclusione. Per il tribunale presieduto dal giudice Anna Maria Loprete, invece, non ci sono elementi per sostenere la partecipazione di Vasai, che collaborava con il consorzio di cooperative Reses (ex Agorà) a condotte che integrano i reati. Mazzata invece per il commercialista Alessandro Corsetti, che è stato condannato a 2 anni e 6 mesi, con confisca per equivalente e risarcimento danni da definire in separata sede. Il consorzio Reses in liquidazione era infatti parte civile nel processo che parte dalle indagini della guardia di finanza sull'attività delle cooperative che gestivano tra Arezzo e altre località del centro Italia, le Rsa. Vinte le gare pubbliche, il lavoro veniva portato avanti ma le cooperative si appesantivano di debiti fino a collassare, con ottenimento di compensazioni ritenute indebite e con fallimenti che trasferivano la gestione in nuova cooperative. Lo Stato così perdeva milioni. Il vertici del consorzio hanno già patteggiato per le loro posizioni. Restava da definire la situazione di Vasai e Corsetti. Arrivata la sentenza, oggi, martedì 1 ottobre. Si attendono le motivazioni. Per Corsetti, difeso dall'avvocato Francesca Arcangioli, c'è la possibilità del ricorso in appello contro il verdetto di primo grado. Per Vasai gli avvocati Lodovico Mangiarotti, Luca Fanfani e Michele Bencini, affermano: “Quali difensori di Roberto Vasai nella vicenda “Reses” esprimiamo la nostra soddisfazione per la decisione assunta dal Tribunale di Arezzo, che ha riconosciuto la piena innocenza del nostro assistito rispetto alle gravi accuse che gli venivano mosse. Vogliamo ringraziare il Tribunale per aver reso una pronuncia che chiedevamo dal primo momento delle indagini. Dopo quattro anni di sofferenza, un uomo perbene vede finalmente ristabilito il proprio onore: questo è un buon giorno per la Giustizia”. Il consorzio parte civile era rappresentato dall'avvocato Corrado Brilli.
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