Caso via Sicilia
Antenna di via Sicilia e Lucia Tanti
Svolta per la vicenda dell’antenna 5G di via Sicilia ad Arezzo. “Il Comune di Arezzo – si legge in una nota – ha proceduto alla redazione di un provvedimento di annullamento d'ufficio in autotutela riguardo l'installazione della nuova stazione radio base per telefonia cellulare in via Sicilia”.
Come si evince dalla documentazione, l'atto è stato conseguente al parere tecnico che ha evidenziato la prevalenza della tutela della salute pubblica sull'erogazione di servizi di telefonia mobile peraltro già disponibili nell'area interessata. Sono state inoltre evidenziate le mancate indifferibilità ed urgenza quali presupposti per il rilascio dell'autorizzazione e l'indisponibilità della ditta a individuare una diversa possibile collocazione dell'impianto come richiesto dall'amministrazione a salvaguardia della pianificazione costituita dal programma comunale degli impianti e sulla base della relazione tecnica relativa, e in risposta alla richiesta degli abitanti della zona.
I lavori di scavo dell’antenna erano iniziati a fine gennaio per arrivare alla fine del mese di marzo con l’installazione. I residenti, riuniti in comitato, sono sempre stati contrari all’installazione tanto che il 26 settembre scorso, proprio in via Sicilia, si era tenuto anche un presidio contro la prosecuzione dei lavori per la messa in funzione dell’antenna.
“In conclusione, si determina quindi – conclude la nota – di procedere all’annullamento d’ufficio dell’atto autorizzativo precedentemente accordato e conseguentemente di disporre il ripristino dello stato dei luoghi”.
Il vice sindaco Lucia Tanti, in proposito, ha dichiarato:
"Una amministrazione è tanto piu' forte politicamente quanto più sa dimostrare di avere, in sé, gli anticorpi per correggersi prima che eventuali criticità si stabilizzino nel tempo.
A questo servono i procedimenti in autotutela e saperli usare è un punto di orgoglio per chi amministra.
Non ho mai fatto mistero che sul procedimento autorizzativo dell'antenna di Via Sicilia avevo, personalmente e fin da subito, fortissimi dubbi. Un procedimento, dal principio, solo di natura tecnica che ha avuto bisogno che la politica facesse fare approfondimenti aggiuntivi di merito. Approfondimenti che abbiamo fatto.
Ed ecco che i dubbi che avevamo sono stati più che confermati dalle nostre valutazioni interne di ulteriore analisi.
Un grazie ai funzionari del Comune di Arezzo che hanno messo la propria professionalità al servizio di tutti.
La politica ha il dovere di approfondire le scelte tecniche che sono autonome ma mai senza "controllo" e oggi il Comune di Arezzo è più forte che mai perché dimostra, ancora una volta, di saper ascoltare e saper prendere decisioni, anche difficili come questa, riconoscendo nei cittadini - tutti- degli affidabili alleati e sapendo mettere prima di tutto al centro gli interessi del proprio territorio e della propria comunità.
Più che un passo indietro, mi sento di dire che questo è un passo avanti."
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