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La polemica

Anello con fascio littorio e X Mas dei fedelissimi di Roberto Vannacci, è polemica. Pd: "Inequivocabile simbolo fascista"

Dura presa di posizione sul simbolo dei sostenitori del generale. Erano arrivate critiche anche dall'Anpi

Redazione Web

25 Ottobre 2024, 01:05

Gioielliere di Arezzo confeziona l'anello che indossano i fedelissimi di Vannacci

La foto con l'anello alla festa di compleanno

Ad Arezzo non mancano le polemiche per la vicenda dell'anello della X Mas, simbolo dei fedelissimi di Roberto Vannacci. Prende posizione il Circolo Saione del Partito Democratico. “Esortati da numerosi cittadini a denunciare atteggiamenti inneggianti al ventennio fascista - scrive - siamo ad esprimere il più serio imbarazzo e disappunto per le immagini pubbliche di vari esponenti di estrema destra addirittura orgogliosi di mostrare simboli, vedi anello, legati all'ideologia fascista in stretta relazione con Arezzo, città già al centro di situazioni oscure legate a Gelli e soci”. Il circolo aggiunge che “la X Mas fu una formazione militare che si macchiò di crimini di guerra al fianco dei nazisti. Chiediamo a tutta la politica aretina il rispetto della memoria di tutte le persone che con la loro vita hanno determinato la nostra libertà; è inutile andare a celebrare le vittime di San Polo quando di fatto i partiti della maggioranza di destra tollerano questi atteggiamenti”.

Sulla vicenda chiara la posizione di Roberto Del Gamba, presidente dell'Anpi di Arezzo, che sull'anello taglia corto: "Inequivocabili simboli fascisti. Ci sembra doveroso esprimere riprovazione e sdegno per questo disgustoso episodio che evidenzia come l’estrema destra non abbia ormai più alcuna remora a mostrare il suo vero volto, la sua contiguità con le ideologie fasciste e appare patetico il tentativo di Romani di sminuire l’episodio facendo riferimento alle origini romane dei simboli utilizzati e alla storia militare della X Mas”. E ancora: “Riteniamo che debbano essere in primo luogo gli aretini antifascisti a condannare questi rigurgiti nostalgici ribadendo il loro attaccamento ai valori fondanti della nostra democrazia e della nostra Costituzione e respingendo in modo netto e deciso il delirio nostalgico di queste inquietanti organizzazioni.
Ci chiediamo, inoltre, se il comportamento di questi personaggi, e in particolare di questo esponente politico, non si configuri come un reato, poiché appare come una evidente esaltazione dell’ideologia fascista”.

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