Furti, gli orafi chiedono forze speciali e pattuglie fisse in ogni area produttiva. La Lega: arrivano 15 agenti in più

Rinforzi alla questura di Arezzo. La Lega annuncia l'arrivo di nuove unità per il territorio preso di mira dalle bande specializzate nei furti agli orafi. Dovrebbero essere 15 agenti in più. E' il segretario provinciale del partito di Matteo Salvini, Gianfranco Vecchi, a dare l'annuncio dopo il 21esimo furto da inizio anno ad una ditta del settore preziosi, la Scatragli srl di Borghetto di Monte San Savino, che ha fruttato non meno di 200 mila euro in argento. Ha agito un commando in grande stile, con strada bloccata con mezzi rubati e preparazione militare.

La presidente della consulta dei produttori orafi, Giordana Giordini, ha espresso l'esasperazione del settore e chiesto che il governo centrale intervenga mettendo in campo forze speciali oppure l'esercito. Secondo Giordini per risolvere il problema in questa fase acuta non servono le pattuglie mobili ma un presidio fisso in ogni zona del pur vasto distretto orafo aretino. Personale stabile, ogni notte, a protezione dei luoghi dove si producono oggetti preziosi che richiamano l'attenzione dei malviventi.

“Il momento che il nostro territorio sta vivendo, sotto il profilo della sicurezza, non è dei migliori" dice Vecchi della Lega. "Il colpo messo a segno alla ditta di Alberoro dimostra come le bande si siano organizzate anche in senso militare e di come agiscano con velocità e determinazione. Per questo è necessario, cosi come ricordato anche da sua Eccellenza il Prefetto, un aumento della presenza di forze dell’ordine sul territorio". Quindi: "In tal senso, a nome della segreteria provinciale tutta, ringrazio il sottosegretario Nicola Molteni e l’onorevole Tiziana Nisini per l’attenzione posta sulla questione e per la risposta immediata data al territorio con l’annuncio dell’arrivo di un rafforzamento in termini di agenti per la Questura di Arezzo. La Lega, attenta alle esigenze dei cittadini, ha da sempre nel cuore il tema della sicurezza a cui, ha dimostrato e dimostra con questa notizia, non solo di tenere ma anche di lavorare, di concerto, per dare subito risposte concrete”.

Intanto proseguono le indagini su questo e altri furti e gli operatori del settore attendono non parole ma fatti concreti a difesa del settore cardine dell'economia aretina.