Arezzo
Alex Revelli e Luigi Alberti
Staffetta a Teletruria. Alex Revelli è il nuovo direttore. Nella Videocronaca di ieri sera il saluto ai telespettatori di Luigi Alberti, che ricopriva il ruolo dal gennaio del 2024 dopo che si erano separate le strade tra l’emittente e Luca Caneschi. A 68 anni e quindi già in pensione, giornalista dal 1985, Alberti ha chiuso un percorso professionale brillante e costellato da soddisfazioni. Si ferma, come era già previsto. Lascia l’ufficio di Case Nuove di Ceciliano dopo che Teletruria lo scorso novembre ha festeggiato il mezzo secolo di vita, tra le primissime televisioni private italiane, frutto di una intuizione del compianto fondatore e direttore Gianfranco Duranti.
L’azienda, di proprietà della famiglia Butali, ha optato per una soluzione interna affidando la direzione dei programmi di informazione ad Alessandro Sorini, conosciuto come Alex Revelli, che in seno a Teletruria ha compiuto il suo intero percorso professionale. Dalla gavetta alla conduzione di trasmissioni di intrattenimento e approfondimento popolari, fino a collaborazioni in Rai specializzandosi sulla cultura del cibo, anche pubblicazioni, giornalismo e l’insegnamento in alcune università sulla comunicazione multimediale.
“Non farò il direttore che gestisce fisicamente e direttamente il telegiornale” premette Revelli “il mio sarà un ruolo diverso; intanto posso contare sulla redazione fatta di professionisti straordinari, esperti, e sul mio braccio destro che è la giornalista Simona Santi Laurini”. Il neo direttore prosegue: “Quindi io lavorerò per la rigenerazione di Teletruria in un’ottica di multimedialità, seguendo quella che è la linea editoriale dell’azienda. Per intenderci non dirò come va fatto il tg, ma il mio sforzo sarà dedicato alle nuove dimensioni che ormai fanno parte della realtà: multipiattaforma, intelligenza artificiale, lo streaming, per risparmiare tempi ed essere nei luoghi in modo rapido ed efficace”. Infine: “Sottolineo il mio grande apprezzamento per il lavoro svolto da Luigi Alberti, ha avuto un grande ruolo, raccolgo il testimone e fin da subito mi dedico ai nuovi obiettivi”.
L’emittente che ha fatto la storia della televisione e della comunicazione ad Arezzo e provincia (ma anche oltre) cambia visione e approccio, mentre nel territorio le altre realtà presenti si muovono e si organizzano. Direttore di rete dell’azienda presieduta da Alessandro Butali è Paolo Dottori, amministratore delegato oltre che direttore del palinsesto. L’azienda ha ringraziato Alberti per gli anni a Teletruria, da redattore e da direttore, augurando buon lavoro al successore.
Tra le novità in vista si parla, nei prossimi mesi, dell’edizione serale di Videocronaca in diretta e di un contenitore di informazione e intrattenimento nelle ore precedenti.
Per Luigi Alberti, volto noto e apprezzato dagli aretini, si chiude un percorso lungo 23 anni, vissuti intensamente, con adesione rigorosa, onesta e appassionata ai fatti che hanno scandito la vita della città e della provincia, nella cronaca, nella politica, nello sport. “Vengo dall’inchiostro, ho iniziato a fare questo lavoro l’1 giugno 1985 con il Corriere Aretino, poi Gazzetta di Arezzo e Corriere di Arezzo”, dice Gigi con una punta di commozione. “A 68 anni lasciare è nelle cose, era previsto, l’incarico era stato già prorogato di 6 mesi e per me è stato un onore oltre che una responsabilità ricoprirlo. Ringrazio tutt i collaboratori e i colleghi incontrati nel corso degli anni, il gruppo attuale, straordinario, ed un pensiero speciale va a Gianfranco Duranti: fu lui a chiamarmi a Teletruria”. I momenti che tornano subito in mente ad Alberti della sua esperienza televisiva: “Il dibattito tra Bracciali e Ghinelli, candidati sindaco, che fece il botto, con 150 persone in studio; la diretta con il presidente Mattarella lo scorso 25 aprile a Civitella, e poi le avventure in positivo e in negativo dell’Arezzo: ero in campo il 25 aprile 2004 per il passaggio in B”.
Tante le circostanze in cui si è trovato a raccontare vicende spiacevoli e anche tragiche che magari per qualche verso lo toccavano direttamente. “Lascio un gruppo magnifico, i colleghi sapranno continuare nel percorso in un contesto diverso dal passato, molto cambiato, una dimensione dove non ho difficoltà a riconoscermi un po’ vintage, legato al giornalismo “romantico”, al profumo dell’inchiostro. È stata un’esperienza bellissima, ringrazio l’editore che mi ha dato fiducia e auguro buon lavoro al mio successore, un grande uomo di televisione che saprà districarsi nell’affrontare questo nuovo compito”. E ora? Le pantofole non si addicono certo a Gigi Alberti. Ci sarà una collaborazione con Teletruria? “Intanto una pausa di riflessione e di stacco, poi con ritmi meno pressanti valuterò”.
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