Bibbiena

Furto di bobine di rame da 70 mila euro, smascherati dai carabinieri tre autori del colpo

Alessandro Cherubini

15 Luglio 2025, 12:04

rame

Rame: scoperti i ladri di metallo rosso

I Carabinieri della Compagnia di Bibbiena, supportati dai reparti dell'Arma territorialmente competenti, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Arezzo nei confronti di tre individui, ritenuti fortemente sospettati di furto aggravato.

L'indagine, denominata convenzionalmente "BLUE GLASS", è stata guidata e coordinata dalla Procura della Repubblica di Arezzo, prendendo le mosse da un furto verificatosi nella notte del 15 settembre 2024 presso la sede dell'azienda EMG Group Security S.r.l., situata a Bibbiena (AR).

In quell'occasione, un gruppo criminale si è introdotto all'interno del perimetro aziendale, riuscendo a sottrarre un considerevole quantitativo di bobine di rame, stimato in circa 5.500 chilogrammi per un valore approssimativo di 70.000 euro. Il materiale è stato caricato su un autocarro Mercedes, a sua volta sottratto nella medesima notte a un'azienda situata nelle vicinanze. L'atto delittuoso si è distinto per l'alto grado di organizzazione e l' impiego di diversi mezzi.

Le investigazioni, prontamente avviate dai Carabinieri della Compagnia di Bibbiena sotto la direzione dell'Autorità Giudiziaria aretina, si sono sviluppate attraverso un articolato complesso investigativo che ha previsto: - l'acquisizione e l' analisi delle immagini di videosorveglianza; - pedinamenti virtuali e tracciamenti tramite sistemi GPS; - accertamenti sulle celle telefoniche delle aree correlate al furto e ai successivi spostamenti; - verifiche su transiti autostradali; - analisi del flusso telefonico e telematico delle utenze degli indagati.

Nei giorni immediatamente successivi al furto, grazie al diligente operato di monitoraggio tecnico e investigativo, sono stati effettuati diversi controlli di polizia che hanno permesso l'identificazione di parte degli indagati, tutti noti per i numerosi precedenti penali in reati contro il patrimonio, in particolare furti di rame. L'autocarro impiegato per il trasporto del rame è stato successivamente ritrovato a Roma, abbandonato in una zona periferica. Gli accertamenti tecnici e scientifici effettuati sul veicolo hanno consentito di raccogliere ulteriori elementi investigativi.

Un aspetto di notevole importanza è emerso dall'analisi approfondita dei tabulati telefonici, dai quali è stato possibile ricostruire la presenza e l'attività del gruppo criminale in almeno sei episodi delittuosi avvenuti nell'area del centro Italia, con modalità simili e obiettivi analoghi. In quelle circostanze sono stati sottratti rame, materiali edili, furgoni e camion. Il Giudice per le Indagini Preliminari del tribunale locale ha accolto le richieste cautelari della Procura di Arezzo, riconoscendo l'esistenza di un'organizzazione stabile e ben strutturata, con una chiara suddivisione dei ruoli, operante in modo professionale nel centro Italia.

L'operazione rappresenta un risultato significativo nella lotta contro la criminalità predatoria, che colpisce il settore produttivo causando danni economici e sociali considerevoli. Questa comunicazione è resa nel rispetto dei diritti delle persone indagate, da considerarsi presunte innocenti in questa fase del procedimento — indagini preliminari — fino al definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, e al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente tutelato.

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