Il caso
Incivili al Mulinaccio
Bivacco e degrado all'ombra del monumento delle vittime del Mulinaccio in via Golgi ad Arezzo.
Carrelli della spesa come cestini, panchine come scaffali di bottiglie di alcolici scolate, avanzi di cibo e cartacce seminate nel prato sono la brutta cartolina che testimonia serate estive di baldoria in un luogo dove dovrebbe prevalere il rispetto della memoria di chi è stato fucilato.
A due passi dal monumento invece i segnali dell'inciviltà si stanno moltiplicando. In queste settimane a fare da cornice indecorosa al monumento alla memoria della strage perpetrata ai danni di civili aretini nella tragica giornata del 6 luglio 1944 (15 vittime) è spuntato anche un divano.
A meno di due settimane dalla cerimonia di commemorazione che annualmente accende i riflettori sulla strage, le immagini scattate dal Corriere di Arezzo restituiscono una cartolina decisamente sbiadita che fa riflettere sul senso civico di chi utilizza un luogo della memoria come una zona dove bivaccare e far uso di alcolici.
C'è ancora la corona di alloro deposta nel giorno della ricorrenza in occasione dell'anniversario della strage, ma la sensazione è che quel luogo possa finire vittima dell'incuria e dell'abbandono cosi come accaduto più volte in passato. Urge una soluzione.
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