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Tragedia della strada

Morto in moto, Fabio Mazzi aveva recitato nel film di Pieraccioni "Un fantastico via vai". La moto grande passione

La scena con la racchetta per le zanzare, il carattere solare, il cordoglio per la scomparsa a 42 anni

Luca Serafini

01 Settembre 2025, 23:48

Fabio Mazzi

Fabio Mazzi

Fabio Mazzi aveva recitato nel film di Leonardo PieraccioniUn fantastico via vai” girato ad Arezzo. Il 42enne aretino, morto in seguito a un incidente stradale, è presente nella pellicola del 2013 in una piccola parte dove, grazie al racconto di un amico, emergono la sua vivacità e creatività. Lui stesso amava raccontare che, uscendo dallo schema del copione, aggiunse alla scena di sua iniziativa un gesto, servendosi della racchetta per le zanzare, funzionale e molto apprezzato.

L’amico che svela il particolare nel giorno doloroso del distacco da Mazzi è Flavio Sisi, con garbo e commozione. Anni fa avevano lavorato assieme nell’edilizia, il settore nel quale per tradizione familiare Fabio era occupato. “Matto, vivace, buono”, ricorda Sisi. “Se lo trovavi in giro era sempre il primo a salutare e scherzare”. E aggiunge: “Io voglio ricordarti così, come quando mi raccontasti di quella piccola parte nel film di Pieraccioni ad Arezzo e della scena non prevista che ti inventasti con la racchetta x le zanzare. Ciao Fabio, che la terra ti sia lieve...

Fabio Mazzi viveva ad Arezzo in centro con la compagna, ma era originario di Capolona, dove la notizia della sua tragica fine ha suscitato grande commozione, con il sindaco Mario Francesconi che ha espresso il cordoglio della comunità e la vicinanza, istituzionale e personale, alla famiglia. Una famiglia stimata e conosciuta, i Mazzi. Tre figli, Fabio il più grande. Sua grande passione la moto, con la foto della Ktm 1200 nel profilo facebook.

Domenica 31 agosto, approfittando del pomeriggio di sole, aveva deciso di fare un giro. Fatale lo scontro con una macchina condotta da un uomo: dinamica al vaglio della Polizia municipale. Un fascicolo aperto in procura come da prassi. In condizioni apparse subito molto gravi, il 42enne era stato trasportato in elicottero a Siena. Poche ore dopo, nonostante gli sforzi dei medici, il decesso.

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