La scomparsa di Robert Redford ha fatto riemergere in tutti i cortonesi bei ricordi legati alla presenza dell'attore in città. Correva l'anno 2008 ed esattamente era agosto, lui fu l'ospite più atteso e applaudito del Tuscan sun festival, che per alcune edizioni ha animato la cittadina etrusca.
In pochi sanno che il bel Robert era venuto in città anche per trovare gli accordi giusti per svolgere nella città del Signorelli il Sundance film Festival, iniziativa dedicata al cinema, creato da lui negli Usa. Lui, la star di quell'estate, arrivò con la moglie entrambe vestiti di bianco. Arrivò in un pomeriggio afoso di agosto e tutta via Guelfa fu invasa da una numerosissima folla, vociante e trepidante nell'attesa della comparsa di questo mostro sacro della celluloide.
L'appuntamento era presso il chiosco del complesso del centro Sant'Agostino, e Robert, calmo e pacato, d'improvviso si materializzò circondato da un cospicuo numero di Carabinieri che lo proteggevano ma gli aprivano anche la strada. Poi arrivato dove era il ricevimento, senza scomporsi più di tanto, rispose alle domande che gli vennero poste.
Ad accoglierlo fu il sindaco Andrea Vignini con Barrett Wissman, patron del Tuscan sun festival. Ovviamente fu una serata indimenticabile per tutti, incanto che proseguì nei giorni a venire quando l'attore, partecipò a un evento di lettura di poesie, cosa che si svolse al teatro Signorelli. Una serata strana, però fu quella, metà in italiano e metà in inglese, oltretutto in rima, con l'accompagnamento appropriato al pianoforte di Nicola Luisotti.
"Momento che non vollero perdere nemmeno Gabriele Muccino e Jovanotti" dice Vignini "ricordo che il primo con un cappello azzurro emergeva fra le tante teste presenti in piazza Signorelli, mentre insieme al cantante cortonese si faceva largo per entrare al teatro. L'attore soggiornò, in quei giorni, in un agriturismo in località Tecognano e durante i colloqui intercorsi commento' come la visita gli aveva fatto riaffiorare ricordi legati ai suoi studi artistici giovanili a Firenze".
Durante i sette giorni di vacanza cortonese il popolare attore amava passeggiare al Parterre, in particolare la mattina e di fermarsi in qualche panchina a leggere il giornale, come fosse stato un maturo signore qualunque. Raccontiamo questo particolare per far capire che Redford non si comportò da personaggio ma da un umile lavoratore del cinema che amava condurre una vita semplice e calma, quasi sempre al fianco della sua cara moglie.
"In quegli anni la nostra città ha accolto, nel tempo, diversi nomi importanti del mondo dello spettacolo e della cultura, ma Redford lo ricordo con particolare piacere/rimpianto perchè era proprio uno di noi, non si atteggiava ma anzi amava mischiarsi fra i cortonesi per poter condurre le sue giornate il più normale possibile", dice l'allora sindaco Vignini. "Era veramente una grande persona oltre che un personaggio di spessore".
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