Rocambolesco salvataggio in extremis ad Arezzo. Martedì mattina, 30 settembre, intorno alle 10, gli agenti della Squadra Mobile di Arezzo impegnati in servizio antirapina hanno effettuato un salvataggio al ponte di Pratantico, riuscendo a bloccare un uomo che aveva manifestato intenti suicidi.
L’allarme è scattato quando alla Sala Operativa della Questura è arrivata la telefonata di una donna: la madre ha riferito che il figlio, 75 anni, già in precarie condizioni psico-emotive, le aveva comunicato l’intenzione di farla finita “buttandosi da un ponte”, senza però indicare quale.
La Squadra Mobile, guidata dal dottor Davide Comito, già sul territorio, ha coadiuvato le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico nelle ricerche.
Raggiunta l’area del ponte di Pratantico, gli operatori hanno notato un’auto in sosta a bordo strada senza conducente. Poco più avanti hanno individuato un uomo che camminava nervosamente sul marciapiede e, più volte, si sporgeva oltre la ringhiera del ponte, con ogni probabilità alla ricerca di un punto da cui lanciarsi.
Alla vista degli agenti l’uomo ha scavalcato la protezione, ma è stato immediatamente intercettato. Gli operatori lo hanno esortato a desistere e, approfittando di un momento di esitazione, lo hanno afferrato con decisione, riportandolo in sicurezza al di qua della ringhiera e facendolo rinunciare al gesto.
La pattuglia della Squadra Mobile ha quindi allertato via radio la Sala Operativa per richiedere supporto e un’ambulanza. L’uomo, in condizioni psico-fisiche precarie, è stato tranquillizzato dagli agenti e affidato alle cure dei sanitari del 118 giunti sul posto. È stato poi accompagnato in ospedale per gli accertamenti del caso.