Calcio serie C
Gioia amaranto (foto Federico Roggi)
AREZZO (4-3-3): Venturi; Renzi (dal 46’ pt De Col), Chiosa (Cap.), Gilli, Righetti; Chierico (dal 23’ st Meli) Guccione (dal 23’ st Iaccarino), Mawuli; Varela (dal 31’ st Dell’Aquila), Cianci (dal 31’ st Ravasio), Tavernelli. A disposizione: Trombini, Galli, Tito, Gigli, Perrotta. Allenatore: Cristian Bucchi
GUBBIO (3-4-1-2): Bagnolini; Di Bitonto, Tommasini, Signorini (Cap.), Carraro, Bruscagin, Podda (dal 15’ st La Mantia), Spina (dal 15’ st Tentardini), Zallu (dal 37’ st Ghirardello), Hraiech (dal 28’ st Minta), Djankpata (dal 37’ st Niang). A disposizione: Krapikas, Tomasella, Baroncelli, Fazzi, Conti. Allenatore: Domenico Di Carlo
Arbitro: Edoardo Gianquinto (Parma)
1° assistente Matteo Gentile (Isernia) — 2° assistente Vincenzo Adreano (Foggia) — IV Ufficiale Gerardo Simone Caruso (Viterbo) — Operatore FVS Simone Iuliano (Siena)
Marcatori: 3’ pt. Cianci rig. (Arezzo)
Note: 4.656 spettatori. Angoli: 1-6. Recupero: 3’-7’. FVS usati: 1-2. Ammoniti: 23’ pt Guccione (Arezzo), 24’ pt Podda (Gubbio)
AREZZO - Capolista in solitaria, almeno per due notti. Questo è il destino dell’Arezzo dopo aver collezionato con il Gubbio il quarto successo consecutivo. A decidere una partita sporca, condita da tanti duelli fisici, il rigore di Pietro Cianci dopo tre minuti di gioco.
L’avvio, infatti, è stato subito di marca amaranto. Dopo nemmeno sessanta secondi, Bagnolini si addormenta sul pallone, Tavernelli ne approfitta andando in pressione; l’estremo difensore ospite nel rinviare colpisce, poi, l’esterno degli amaranto. Per il direttore di gara è rigore, ma prima gli eugubini spendono un cartellino all’FVS. Dopo il check il tiro dagli undici metri è confermato. Dal dischetto va Cianci: tiro centrale che inganna Bagnolini e finisce in porta. Prima rete in amaranto per l’ex Ternana, sotto la Curva Sud Lauro Minghelli. Reazione immediata del Gubbio con una punizione defilata sulla sinistra calciata da Carraro, Venturi deve fare gli straordinari per togliere la palla dall’incrocio dei pali. Gli umbri attaccano, mentre l’Arezzo cerca di ripartire colpendo negli spazi. Al ventesimo serve ancora un grande intervento di Venturi a negare il pari sul colpo di testa ravvicinato di Tommasini. I ritmi della partita sono alti, e i capovolgimenti di gioco non mancano, anche se negli ultimi venti metri ci sono errori da ambo le parti; un match pieno di agonismo e contrasti al limite in diversi casi. Nei tre minuti di recupero Bucchi è costretto al primo cambio: Renzi non riesce a proseguire la partita — era stato recuperato in extremis — al suo posto De Col. Prima frazione di gioco che si chiude con l’Arezzo in vantaggio.
La prima occasione dell’Arezzo nella ripresa arriva dopo dieci minuti e la seconda FVS richiesta dal Gubbio, vana: punizione defilata sulla sinistra, calcia Tavernelli, ma la sfera finisce alta sopra la traversa. Poco dopo, bella trama di gioco degli amaranto che porta alla conclusione dal limite Chierico: diagonale che si spegne di poco sul fondo. L’Arezzo troverebbe il raddoppio al ventesimo, sulla classica conclusione da fuori di Tavernelli, ma il direttore di gara lo annulla rivedendolo al monitor. I cambi rallentano il corso dell’incontro, sempre molto bloccato. Minta, per il Gubbio, conclude fuori un diagonale da buona posizione. La squadra di Bucchi resiste agli assalti finali degli umbri, anche nei sette minuti di recupero. L’Arezzo conquista tre punti pesanti, adesso a quota 24, e l’attesa adesso è su domani: il Ravenna scenderà in campo alle 20.30 contro la Sambenedettese.
Bucchi sfata il tabù nelle sfide con Di Carlo, il Cavallino galoppa e il prossimo turno, domenica 19 ottobre, vedrà gli amaranto impegnati (ore 14.30) nel big match a Ravenna.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy