Calcio serie C
Verso la decima giornata con il big match
Ravenna-Arezzo a rischio. Il Gos (Gruppo operativo sicurezza della Polizia di Stato) che si riunisce oggi deve decidere se seguire l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive che considera la partita a rischio, oppure no. Partita a rischio significa che i biglietti possono essere venduti solo ai residenti nella provincia di Arezzo esclusivamente per il settore ospiti e solo se sottoscrittori del programma di fidelizzazione dell’Arezzo, ovvero la tessera “Cuore Amaranto”. All’apertura della prevendita i tifosi dell’Arezzo scopriranno se questa soluzione verrà confermata. Ravenna che ha battuto di misura la Sambenedettese domenica sera e che dunque si è di nuovo accomodato in testa con l’Arezzo a 24 punti. Domenica sarà dunque uno scontro diretto vero e proprio che potrebbe dare la prima svolta al campionato.
Sotto di un punto c’è l’Ascoli che sta alla finestra in attesa di un passo falso delle due regine. I marchigiani hanno miglior attacco e difesa del girone e sono pronti a insidiare le ambizioni sia degli amaranto che dei ravennati.
Intanto la squadra allenata da Cristian Bucchi — reduce dalla vittoria contro il Gubbio — riprende gli allenamenti questo pomeriggio alle ore 14.30 presso il campo sportivo “Mario Lebole”, ovvero l’antistadio, terreno di gioco in cui lavorerà per tutta la settimana. Domani, giovedì, venerdì e sabato, invece, le sedute di lavoro si svolgeranno la mattina alle ore 11. Bucchi, insieme allo staff medico, dovranno valutare le condizioni degli acciaccati: in primo piano le condizioni di Alessandro Renzi, uscito anzitempo nella gara di venerdì scorso contro il Gubbio a causa di un problema muscolare; sempre più fondamentale nello scacchiere tattico dell’Arezzo per la sua mobilità fluidificante nella fascia destra bassa, la sua assenza peserebbe e non poco, nonostante Filippo De Col si sia inserito bene negli schemi di Bucchi, ma per caratteristiche ha un passo più bloccato rispetto all’ex Empoli.
Assenti anche Matteo Arena e Jacopo Dezi: nel primo caso i tempi di recupero dovrebbero essere abbastanza brevi, mentre per Dezi rimangono ancora un’incognita.
Domenica servirà l’ennesima prova sopra le righe — pensando che poi sabato 25 ottobre, l’Arezzo affronta un’altra trasferta in quel di Terni — una dimostrazione di forza per determinare una volta per tutte che l’Arezzo quest’anno non scherza e che la voglia di riprendere la serie B, che al territorio manca da vent’anni, è reale e possibile.
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