Il caso
Diffamazione sui social
Sessantenne di Arezzo condivide sui social uno di quei post virali messi in giro da qualche leone de tastiera, con bersaglio una parlamentare, e si trova nei guai, alle prese con una richiesta di risarcimento danni formulata dalla politica. Sì, è sufficiente anche la condivisione di qualche frase sopra le righe, offensiva, per essere destinatari di azioni legali come questa. Dunque, il post incriminato riguardava un personaggio della politica italiana di un certo rilievo, sul conto del quale, in calce ad una fotografia che la ritraeva, era scritta una frase che metteva in dubbio la sua integrità morale.
Molto peggio dell’espressione “cortigiana” utilizzato in questi giorni dal segretario generale della Cgil, Landini, all’indirizzo della premier. L’attività su Facebook dell’aretino è della scorsa estate: a settembre i legali della parlamentare, dopo essere risaliti a lui, producendo il post condiviso, hanno formulato la richiesta di risarcimento danni con negoziazione assistita. La trattativa è in corso. Qualora non andasse in porto, la politica annuncia la denuncia per il reato di diffamazione a mezzo stampa. L’aretino è assistito nella vicenda dall’avvocato Alessandro Calussi.
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