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Arezzo

Ora a San Zeno si possono trattare 120 mila tonnellate di rifiuti. Il presidente di Aisa Impianti: "Vi spiego perché è meglio"

E' arrivata l'autorizzazione regionale, cosa cambia con la nuova linea. Parla Giacomo Cherici

Greta Settimelli

23 Ottobre 2025, 07:47

L'impianto di San Zeno

L'impianto di San Zeno e Giacomo Cherici

Si è ufficialmente concluso il procedimento autorizzativo dell'impianto di San Zeno. A darne notizia è il presidente di Aisa Impianti, Giacomo Cherici. Con questo ultimo atto da parte della Regione Toscana, l'impianto è autorizzato per 120 mila tonnellate di rifiuti.

“Non nascondo la soddisfazione e desidero condividere la positiva conclusione del procedimento autorizzativo per il mantenimento in esercizio della Linea L45 a servizio del recupero energetico delle frazioni recuperabili e trasformabili in energia termica ed elettrica - scrive Cherici - questo è frutto del lavoro e della competenza di una intera comunità formata da noi di Aisa Impianti e da tutti i tecnici degli uffici pubblici che si sono adoperati per fornire alla ben più ampia comunità dei cittadini quelle indicazioni e prescrizioni che determinano oggi un ulteriore miglioramento dell'impiantistica pubblica a servizio del recupero integrale e totale dei rifiuti solidi urbani”.

Cherici aggiunge: “Questo importante fatto è un concreto miglioramento della Centrale di Recupero Totale di San Zeno che riduce così il ricorso alla discarica o ad altri impianti lontani”.

La L45 (che sta per 45 mila tonnellate) si unisce dunque alla L75 (75 mila tonnellate) che sarà operativa, come dichiarato dallo stesso Cherici lo scorso settembre, entro il 2026. “Un guadagno sotto tanti punti di vista”, precisa il presidente di Aisa.

Drastica riduzione dei trasporti degli scarti, significativo miglioramento delle prestazioni energetiche della centrale e di conseguenza nuove opportunità di crescita e sviluppo. Tutto questo con un miglioramento radicale della intera zona di San Zeno - contestualmente all'adeguamento della L45 verranno ampliate le aree impiantistiche di caricamento realizzando un ambiente chiuso e in depressione come negli impianti più moderni delle città europee che si trovano all'interno delle città (Barcellona, Copenaghen, Principato di Monaco, ecc.). L'aria interna verrà quindi trattata e convogliata in specifici sistemi di filtraggio. Saranno abbassati ulteriormente i limiti emissivi degli ossidi di azoto (Nox). Gli scarti e i sovvalli delle raccolte differenziate saranno interamente processati senza la necessità di inviarli altrove”.

L'aspetto più interessante sarà quello che questo impianto potrà rappresentare per la comunità che lo ospita.

“Altro importante fattore sarà la capacità di non interrompere la produzione per eventuali fermi impianto che si rendano necessari - prosegue Cherici - questo significa abbattimento dei costi e continuità delle produzioni ad esempio di biometano dalla raccolta differenziata dell'organico.

E' un'economia industriale che poggia su 120.600 tonnellate annue di recupero energetico con 66.800 MWh/anno di energia elettrica (il fabbisogno di 24.500 famiglie) e 8.725 MWth/anno di calore (energia termica). L'azienda così - conclude Cherici - ottiene un netto miglioramento dell'equilibrio economico. Gli investimenti, quindi i costi, non ricadono nelle bollette di tutti ma anzi ci sono da oggi tutti i presupposti per guardare a nuovi rami di impresa che la proprietà pubblica vorrà indicare”. Infine i ringraziamenti al termine di un percorso mai semplice.

“A nome di tutti i miei colleghi di Zero Spreco Aisa Impianti desidero ringraziare il Comune di Arezzo, il sindaco Alessandro Ghinelli, l'assessore Sacchetti, gli Uffici Tecnici competenti, le Autorità di controllo di ogni ordine e grado che ci hanno indicato le migliori scelte assieme a Regione Toscana. Credo senza timore di smentita, che lo spirito di servizio di tutti gli attori di questo processo di crescita, abbia determinato che la centrale di recupero a Zero Spreco sia diventata un modello di riferimento dove i valori del lavoro incontrano i propri cittadini”.

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