La tragedia di Terontola
La vittima, Donato De Carlo, aveva 60 anni
Arresti domiciliari per l'automobilista 41enne, imprenditore di Cortona, accusato di omicidio stradale aggravato per aver travolto Donato De Carlo, 60 anni, cuoco di Terontola, morto mentre attraversava le strisce con il suo cane, deceduto anch'esso.
La misura cautelare è stata decisa dal giudice delle indagini preliminari di Arezzo, Stefano Cascone, dinanzi al quale questa mattina, venerdì 24 ottobre, si è svolto l'interrogatorio dopo la richiesta del pm Laura Taddei, titolare del caso sulla tragedia del 29 settembre.
L'indagato, assistito dall'avvocato Piero Melani Graverini, ha depositato una memoria nella quale ricostruisce la sua versione dei fatti di quella sera, quando alle 20, proveniente dalla parte del Trasimeno, transitò nel centro abitato di Terontola e travolse l'uomo con il cane, poi proseguì senza fermarsi e tornò a casa. A bordo dell'auto c'era la figlia piccola, un anno, che - avrebbe riferito l'automobilista - piangeva, urlava, e questo lo avrebbe distratto.
Furono i carabinieri di Terontola e di Cortona, in base ai video delle telecamere, a risalire al proprietario della macchina e a denunciarlo poche ore dopo. Era tornato a casa. In quella fase non scattò l'arresto perché era trascorsa la flagranza. Deve rispondere anche di omissione di soccorso. Rischia una pesante condanna.
Dalle indagini sarebbe emersa una positività alla cocaina in base alle analisi eseguite insieme all'alcol test, negativo.
De Carlo, vedovo da due anni, lascia due figli. Lavorava come cuoco nei locali della zona. La passeggiata serale con l'amato cane gli è stata fatale. Ad assistere i familiari è l'avvocato Gabriele Zampagni.
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