L'anniversario
Don Renato Bertini
Cento anni fa nasceva don Renato Bertini, sacerdote di Arezzo, aretino verace e uomo di profonda fede, esperto di musica corale, giornalista, divulgatore. Il 31 ottobre 2025 giorno dell’anniversario alle 18, informa la famiglia Bertini, nella Chiesa di San Gemignano, concelebreranno la messa i sacerdoti: don Francesco Bernardini, parroco di Santa Maria Assunta alla Chiassa e già parroco di Santa Croce (e quindi anche di San Gemignano tra il 2005 e il 2018), don Alvaro Bardelli e don Federico Bareggi, parroco di Sant’Ambrogio a Cinisello Balsamo, parente di don Renato. Saranno presenti anche due vessilliferi e rappresentanze dei quartieri di Porta Sant’Andrea e Porta Crucifera, entrambi legati alla figura del sacerdote, nonostante la rivalità tra i due quartieri.

Renato (che si è spento venti anni fa, il 5 luglio 2005) era nato in una famiglia umile. È la nipote Ilaria a sintetizzare la sua intensa vita: “La madre lavorava per il seminario (cuciva, stirava) e il padre morì a circa 35 anni per una malattia professionale, lasciando due figli piccoli. Il più giovane dei due, Mario, autore della elettrificazione delle campane del Duomo, sarà destinato, come il padre, a morire giovanissimo sul lavoro, lasciando un figlio di poco più di un anno, mio padre”.
![]()
“Subito dopo l’ordinazione sacerdotale, don Renato fu inviato a San Gemignano a supporto di don Onorio Barbagli, ne ereditò quindi il servizio sacerdotale così come quello dei Salesiani, presenti in precedenza: con l’oratorio Don Bosco, per tutti ‘il Circolino’, ha visto alternarsi varie generazioni di ragazzi, a partire da quelle che abitavano il quartiere, popolare e popoloso, di Colcitrone nel dopoguerra, fino a quelle dei primi anni Duemila”.
![]()
“Don Renato, oltre a essere un uomo di profonda fede, molto all’avanguardia per certi versi ma anche molto legato alla vecchia liturgia per altri, estimatore del cardinal Ratzinger, era anche un uomo di cultura: amava la musica, aveva diretto cori per la Corale Guido Monaco, seguiva il Polifonico come giornalista (nel 2003 gli fu conferita la medaglia d’oro per i 50 anni di iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti), scriveva per varie testate ed emittenti (fu il primo a ottenere la notizia della nomina di Gualtiero Basseti a Vescovo di Arezzo), amava l’arte (tra le altre cose seguì in prima persona l’organizzazione della mostra dedicata all’anniversario della Madonna del Conforto, intessendo rapporti con noti artisti come Venturino Venturi)”. Bertini ha collaborato con: Avvenire, Agenzia Italia, Teletruria, La Nazione, Corriere di Arezzo.

“Don Renato Bertini – ricorda ancora la nipote – partecipò a un gemellaggio con la città di Kalinin (oggi Tver) nell’allora Urss, partendo con il gruppo del partito comunista del circolo Aurora, sulle orme di don Camillo. Per il suo giubileo sacerdotale, nel 1998, fu ricevuto da Papa Giovanni Paolo II assieme a 4 confratelli ordinati assieme a lui: don Filippo Chiarini, don Gino Moretti e don Duilio Sgrevi; assieme al Santo Padre concelebrarono nella sua cappella privata una messa per queste ‘nozze d’oro’. Ad Arezzo ci fu un’enorme partecipazione ai festeggiamenti da parte di ex parrocchiani, amici e conoscenti: persino l’allora vescovo Carraro rimase stupito per le 600 persone intervenute a festeggiare questo parroco un po’ burbero ma tanto amato”.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy