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Opere pubbliche

Ponte di Cesa, il caso affrontato in Provincia. Brandi: "Chiesta la progettazione di una nuova struttura, ora dalle polemiche ai fatti"

Risposta positiva da parte del presidente Polcri, verso un tavolo tra enti coinvolti per realizzare l'opera. E misure immediate per i pedoni

Alessandro Cherubini

29 Ottobre 2025, 09:24

Paolo Brandi e il ponte

Paolo Brandi e il ponte di Cesa

Il tema ponte di Cesa discusso in Provincia. Passare dalle polemiche a un percorso per risolvere l’inadeguatezza della struttura che collega Castiglion Fiorentino e Marciano della Chiana, lungo un percorso strategico verso il casello dell’A1 e fra territori sui quali insistono attività produttive, agricole, scambi commerciali. È stato il consigliere provinciale Paolo Brandi, all’opposizione in Consiglio comunale a Castiglion Fiorentino, a sollevare la questione – più volte oggetto di interventi del sindaco Mario Agnelli – al presidente Alessandro Polcri.

“La vicenda del Ponte di Cesa ha bisogno di essere affrontata senza tanti discorsi. Da subito ho sottolineato che l’intervento realizzato vada considerato una soluzione temporanea: il senso unico alternato non può essere la risposta definitiva, anche se per onestà bisogna dire che ha evitato la chiusura del ponte”, premette Brandi.

“Nel Consiglio provinciale di Arezzo di martedì 28 ottobre ho fatto due richieste:

  • Avviare la progettazione di un nuovo ponte. La situazione attuale non è più sostenibile: serve una struttura moderna e sicura.
  • Garantire la sicurezza dei pedoni, perché con l’attuale restringimento della carreggiata anche il passaggio a semaforo verde resta pericoloso”.

Secondo quanto riferisce Brandi, “dal Presidente della Provincia è arrivata una risposta positiva: si procederà con un documento di indirizzo alla progettazione. A quel punto sarà importante che Provincia e Comuni interessati, a partire da Castiglion Fiorentino, si siedano intorno a un tavolo per individuare insieme le linee di finanziamento. Magari presentando una richiesta congiunta al Ministero, perché tutti riconoscono il ponte di Cesa come un’infrastruttura strategica per i collegamenti con l’autostrada”.

Secondo Brandi “Non è tempo di polemiche, ma di fatti. Anche perché, come è stato ricordato in Consiglio Provinciale, i Comuni erano stati informati della soluzione progettuale attuale, con il restringimento e il senso unico alternato. Forse quello sarebbe stato il momento per chiedere chiarimenti o proporre modifiche; farlo dopo è facile, ma non serve se non ad alimentare inutili discussioni.”

Dunque in Provincia è stato formalmente chiesto che parta la progettazione del nuovo ponte di Cesa; Brandi ha chiesto misure immediate per la sicurezza dei pedoni e assicura il suo impegno a monitorare la situazione.

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