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Il caso

Lei muore, il marito si sente male: il sospetto di una intossicazione causata dalla sostanza antitarlo

Il dramma di una coppia di Alberoro, scatta inchiesta della procura. Insetticida killer?

Luca Serafini

31 Ottobre 2025, 23:50

Lei muore, il marito si sente male: il sospetto di una intossicazione causata dalla sostanza antitarlo

Aleggia il sospetto di una sostanza killer, un antitarlo, sulla morte di una donna di 66 anni e sul ricovero del marito, tuttora in ospedale al San Donato con sintomi da intossicazione.

Si indaga per capire se c’è un collegamento tra il decesso di lei e il malessere di lui, con la sostanza insetticida utilizzata nella villa della coppia ad Alberoro nel comune di Monte San Savino.

Potrebbe essere necessaria la riesumazione del corpo della 66enne, accompagnata al cimitero martedì scorso dopo il decesso improvviso avvenuto domenica nella località della Valdichiana. La donna pare soffrisse di patologie pregresse.

È il sostituto procuratore Marco Dioni il titolare dell’inchiesta appena iniziata, che si trova in una fase preliminare in cui occorre massima cautela nel tirare conclusioni, dato che non ci sono elementi affermativi.

Al lavoro ci sono gli inquirenti della squadra mobile della questura diretti dal dottor Davide Comito, i vigili del fuoco del comando di Arezzo che hanno svolto accertamenti nell’abitazione dove una ditta esterna pare avesse eseguito l’intervento di disinfestazione prima dei drammatici fatti, e fondamentali anche i riscontri clinici dei sanitari che seguono l’uomo, non in pericolo di vita.

Pare che certi sintomi e disturbi da lui accusati li avesse avuti anche la moglie prima della morte. Un arresto cardiaco che aveva provocato grande dolore nella famiglia, molto nota tra la Valdichiana e Arezzo, lui imprenditore orafo, ma l’evento luttuoso non aveva dato adito a ipotesi su cause che non fossero quelle naturali.

Le condizioni dell’uomo sono poi peggiorate tra mercoledì e giovedì e il malessere capitato al sessantenne coniuge — a quel punto ricoverato al San Donato — ha fatto scattare il dubbio, con la legittima richiesta di un accertamento alla procura della Repubblica attraverso l’esposizione dei fatti da parte dei familiari. La mente è andata subito al veleno usato per eliminare i tarli.

Le ipotesi di reato in un caso del genere potrebbero essere le lesioni colpose e l’omicidio colposo, ma siamo davvero all’alba di un’indagine che deve mettere in fila tutta una serie di elementi: le esatte cause di morte della donna e il nesso di causa ed effetto con l’inalazione o assunzione accidentale di sostanze velenose. Al momento dolore, tristezza e tanti interrogativi da sciogliere.

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