Arezzo
Mario Paglicci
Le coordinate del punto esatto dove è precipitato l’elicottero sono queste: 43°38'47.0"N 12°11'33.0"E. Il velivolo si è incendiato nell’impatto a terra nella zona appenninica tra Marche e Umbria. L’intervento sul poggio dell’Appione, comune di Badia Tedalda per circa 300 metri, sono laboriose.

Le poche speranze che stamattina, lunedì 10 novembre, restavano di poter trovare in vita Mario Paglicci, orafo di 77 anni, di Arezzo, e Fulvio Casini, 67 anni di Sinalunga, si sono affievolite fino a sparire quando l’elicottero Drago dei Vigili del Fuoco di Arezzo, sorvolando l’area, ha individuato la carcassa. Il rottame, dice chi lo ha visto, sarebbe praticamente fuso.
A fine mattinata l’intervento era in pieno svolgimento: messa in sicurezza del luogo, degli operatori stessi, recupero delle persone — che si ritiene decedute all’interno — e acquisizione di tutti gli elementi utili per ricostruire l’accaduto. Si sarebbe trattato di una avaria al motore, ma saranno gli approfondimenti a stabilire cosa è successo nel viaggio di ritorno tra Venezia verso l’aviosuperficie di Castiglion Fiorentino.

Stamani il responsabile del club della Valdichiana e i familiari si sono recati nella zona della tragedia. Domenica mattina, come molte altre volte, i due piloti si erano dati appuntamento al Serristori per il viaggio. Nel ritorno il guasto, l’alert, la caduta dell’elicottero, le fiamme. Poi le ricerche.
Paglicci è imprenditore di un gruppo con radici nel 1966, che opera nel settore dei preziosi, con oltre duecento dipendenti e grosso fatturato; Casini, dopo aver condotto un forno nella località in provincia di Siena, si era dedicato al settore immobiliare. Entrambi accomunati dalla passione per il volo.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy