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Arezzo

Semina il terrore in casa e dopo la fuga in bici viene arrestato per maltrattamenti in famiglia

Aggressioni, danni, insulti a genitori, fratello e cognata: 41enne con problemi di droga bloccato dalla polizia

Luca Serafini

22 Novembre 2025, 07:01

Volante della Polizia

Aretino arrestato dalla Polizia

L'inferno in casa. E' quello che ha provato fino all'intervento della polizia, una famiglia di Arezzo sottoposta ad atteggiamenti violenti, percosse, minacce, danneggiamenti. Responsabile delle pesanti azioni un uomo di 41 anni, attestato per maltrattamenti. Vittime delle sue azioni, gli anziani genitori, il fratello e la cognata.

Alla base di tutto, da quanto emerge, c'è la dipendenza dagli stupefacenti che spingeva l'uomo a chiedere continuamente denaro. In modo insistente e aggressivo. La situazione nello stabile dove vive la famiglia era diventata di vero terrore, secondo quanto accertato dagli inquirenti. Una escalation di episodi tristi, crudi, con i familiari del 41enne costretti a subire vere angherie, dettate a quanto pare dalla condizione del tossicodipendente, nonostante la terapia in corso presso il Serd.

Rocambolesca la fase dell'arresto, avvenuta dopo l'ultimo fatto violento in abitazione: l'uomo in sella alla bicicletta ha tentato la fuga, facendo anche resistenza. Un inseguimento in strada ad alto rischio. Manovre pericolose per la sicurezza, la ruota della bici contro gli operatori delle Volanti. Alla fine lo stop.

Il giudice Claudio Lara ieri ha convalidato l'arresto ed applicato la misura della custodia cautelare in carcere.

Tra le situazioni descritte nel capo d'accusa, il lancio di oggetti, suppellettili, uno scaleo, minacce di morte e offese, danneggiamenti ai vasi da fiori, agli infissi, al telefono e le mani messe addosso ai genitori.

Violenze fisiche e morali che hanno trasformato la vita nello stabile in un incubo continuo, sempre esposti alle ire e alle pretese dell'uomo.

Va da sé che il 41enne, difeso di fiducia dall'avvocato Cristiano Cazzavacca, al di là degli aspetti giudiziari e del procedimento penale in corso, dovrà essere al centro di un percorso di sostegno, aiuto e recupero.

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