Lorenzo Cherubini
Lorenzo Cherubini Jovanotti
Jovanotti prende la rincorsa verso i suoi 60 anni. In bicicletta.
Lorenzo Cherubini stupisce ancora con i preparativi di un 2026 di musica, vita e bici. Un tour mondiale per il quale nelle tappe italiane Jova si sposterà in bicicletta riproponendo il modello - un successo - dello scorso luglio con il trasferimento da Cortona, la sua città, ai Laghi di Fusine (770 km), atteso da un pubblico di pedalatori. Nell’itinerario incontri, saluti, video social, compagni di viaggio comuni e anche celebri come l’ex ct della nazionale di ciclismo Daniele Bennati. Il concerto.

Da sempre legato alle due ruote, con la bici una estensione del suo corpo, dopo discese ardite e risalite, dopo il documentario dall’altra parte del mondo (“Non voglio cambiare pianeta", docutrip in sedici puntate tra Cile e Argentina), dopo il rovinoso incidente nella Repubblica Dominicana (15 luglio 2023), le successive operazioni e la lunga riabilitazione, il travolgente ritorno, Jovanotti è più in sella che mai. Testimonial di un movimento, quello dei ciclisti, che sulle strade attira ammirazione e anche critiche. Chi pedala vede meglio il mondo e lo respira, così Jovanotti mette in campo, anzi in strada, un viaggio tra un concerto e l’altro, attraverso paesaggi e persone.


Proprio così, il Jova Summer Party 2026 è una sezione tutta particolare del tour mondiale denominato L’Arca di Lorè, che è stato presentato al Teatro Cometa di Roma e che porterà Jovanotti (nato il 27 settembre 1966) da Brisbane a Kinshasa, da Barcellona al Circo Massimo. Mentre il 20 novembre è uscito l’album Niuiorcherubini, registrato a Nerw York.
Il Jovagiro vuol aggregare le persone in una pedalata collettiva: un viaggio condiviso e positivo. Sette date all’aperto tra arene e ippodromi, da Olbia al Circo Massimo, con i biglietti già disponibili. Il percorso attraversa Sardegna, Abruzzo, Puglia, Calabria, Sicilia e Campania, prima del grande finale del 12 settembre 2026 al Circo Massimo di Roma.

Non ci sarà fretta. La lentezza farà parte del progetto. Consentirà di fermarsi nei paesi, parlare con gli abitanti, accettare inviti spontanei e magari suonare qualche canzone in situazioni nate al momento. Tutto questo diventerà materiale per un racconto che crescerà giorno dopo giorno, senza una scaletta precisa. L'andamento sarà quello non frenetico della bicicletta, con trasferimenti anche di più giorni, considerata la distanza tra una tappa e l’altra. Poi, sul palco, energia, suoni, parole, ritmo.

Oltre a offrire la visione di borghi secondari, su strade alternative, e a fornire lo spaccato di una Italia che spesso non si conosce, Lorenzo Cherubini intende anche utilizzare l’iniziativa per diffondere il tema della sicurezza e lanciare il messaggio delle ciclovie, da implementare nel Paese con investimenti mirati.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy