Verso le amministrative
C’è stato un tempo in cui il Partito socialista pilotava Arezzo ed esprimeva il sindaco. Fino a trent’anni fa. Mauro Seppia contava molto. Oggi è iscritto al Pd, ha lavorato al progetto Casa riformista e un certo peso nel tavolo del centrosinistra lo ha.
- Seppia, è in arrivo un sondaggio che misura Vincenzo Ceccarelli e Stefano Tenti, possibili candidati a sindaco.
Ma noi riformisti chiediamo discontinuità verso la vecchia classe politica e diciamo no a personaggi che possano avere conflitti di interesse.
- Quindi no al navigato Ceccarelli e no a Tenti, impegnato nella sanità privata?
Nulla di personale, ma nessuno dei due è a nostro avviso adeguato per la candidatura ed il successo elettorale. Una posizione esternata con chiarezza, insieme a Paolo Peruzzi, Alessandro Caporali e Fabio Gori dopo il voto per la Regione Toscana nel quale abbiamo dimostrato di poter recuperare persone che non andavano più a votare Pd.
- In Casa Riformista c’era anche Renzi e ad Arezzo i renziani sono per Tenti.
La pensiamo diversamente.
- E se la vostra linea non viene recepita vi sfilate?
Non credo che avverrà.
- Che nomi proponete?
Li porteremo al tavolo. La società civile ne offre. Il presupposto è che ci sia un accordo fra tutti, altrimenti si perde. Occorre fare un lavoro di cesello, rapidamente, selezionare i nomi e trovare unità intorno al migliore.
- Domenico Giani conteso da destra e sinistra, che ne pensa?
Persona di tutto rispetto, ma nonostante il legame con Arezzo, non ha una storia radicata sulla città: non mi pare il profilo adeguato.
- L’uomo da voi proposto, finora, è Paolo Peruzzi.
Ha visione e una grande sensibilità sociale. Ha trasformato una piccola cooperativa in un soggetto molto importante. È nato nella Uil, è stato manager, ha ricoperto ruoli a livello nazionale. Ha una bella storia alle spalle.
- Dopo dieci anni di amministrazione Ghinelli che città vede?
Più sciatta, più sporca e anche più in sofferenza: è aumentato il numero delle persone sotto la soglia della povertà aiutate dalla Caritas. Di fronte all’aumento degli anziani, alla denatalità e all’incertezza economica, il Comune è chiamato a svolgere un ruolo di iniziativa e coordinamento fra i soggetti sociali istituzionali per aprire una fase nuova. Rilevo trascuratezza nelle frazioni e nei quartieri. Serve tornare alle circoscrizioni per avvicinare i cittadini alla gestione dell’amministrazione.
- Maurizio Bianconi dice che qui chi governa governa, non cambia nulla.
Lui fa battute al vetriolo. Ma se guardo gli ultimi anni, purtroppo mi tocca dargli ragione.
- Il suo riferimento politico nazionale?
Non esiste. Alle primarie del Pd ho votato Bonaccini, ma sono fuori dalla logica delle correnti intese come portatrici di interessi di parte.
- Riflessione sul Pd provinciale e comunale?
Mi sembra che ci sia un vuoto, un problema di classe dirigente provinciale. I Comuni persi nel territorio dal centrosinistra sono troppi e pesanti. A livello comunale, credo che Luciano Ralli sia la persona più adatta per condurre questa fase verso le amministrative e fare sintesi. Ricordiamoci, tra l’altro, che 5 anni fa al ballottaggio fu colpito più dagli amici che dai nemici.
- Si vota a primavera, anche se la data non c’è. Quando il nome?
Entro fine anno. Bisogna stringere. Ma mi sembra che ci sia la stessa situazione nel campo del centrodestra.
Centrodestra.
Intanto ieri il sindaco Alessandro Ghinelli ha convocato tutte le componenti della sua maggioranza, dopo il consiglio comunale, su due binari operativi. Da un lato il rush di fine legislatura, quindi grandi opere e relative date di consegna (quelle completabili), manutenzioni, interventi programmati, scelte e nomine (ad aprile la presidenza di Estra). Con la necessità di comunicare in modo efficace l’attività. E’ stata poi l’occasione per un confronto tra partiti e civici alla ricerca del miglior candidato/candidata per mantenere la guida di Palazzo Cavallo. La vice sindaco Lucia Tanti (indicata da Forza Italia e centristi) è sul tavolo. Domenico Giani (Misericordie, ex capo dei gendarmi del Papa) ha ricevuto la proposta (anche dal centrosinistra) e a ieri non si era espresso. Giovanni Grazzini e Roberto Tiezzi, commercialisti, sono nomi che circolano senza accelerazioni. Mario Agnelli è nel limbo tra realtà e suggestione.
Quadro completato dal civico Marco Donati in solitaria; interrogativi su Marcello Comanducci; è autocandidato come indipendente Michele Menchetti.
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