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L'intervista

Stefano Vasai, una vita con i treni, il Dopolavoro Ferroviario che compie 100 anni e il convoglio storico di Babbo Natale

La "vocazione" per il mondo dei binari fin da piccolo e un impegno per il gruppo che organizza attività culturali e aggregative

Sara Polvani

30 Novembre 2025, 09:08

Stefano Vasai, una vita con i treni, il Dopolavoro Ferroviario che compie 100 anni e il convoglio storico di Babbo Natale

Stefano Vasai, presidente del Dopolavoro Ferroviario di Arezzo, si racconta. Il Dopolavoro Ferroviario di Arezzo nasce nel 1925, per la gestione del tempo libero, del turismo e della cultura dei dipendenti dell’allora Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato (oggi Gruppo Fs). Attualmente, con le modifiche statutarie del 1998, è costituito da un’associazione nazionale e 92 associazioni territoriali, fra queste anche quella di Arezzo. Le attività dell’associazione sono aperte a tutti i cittadini che desiderano partecipare, soprattutto se diventano soci ferrovieri, pensionati Fs o frequentatori.

Come nasce la sua passione e l’impegno per la professione di ferroviere?

Come tutti i bambini anch’io mi recavo spesso, abitando vicino alla stazione ferroviaria, a vedere passare i treni e sul percorso c’era anche un passaggio a livello che era un posto dove vedere transitare qualcosa di gigantesco che mi affascinava. Ovviamente per la Befana i trenini in scala erano i regali preferiti e con quei trenini sono nate le prime ferrovie casalinghe su dei plastici di legno che mio babbo insieme a un amico falegname avevano costruito. Crescendo questa passione è sempre aumentata fino a quando, maggiorenne, durante gli studi mi ha spinto a fare i concorsi per entrare nell’allora Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato.

Qual è il percorso che l’ha portata a presiedere il Dopolavoro Ferroviario di Arezzo?

Dopo essere stato assunto all’età di circa 20 anni in Azienda ho cominciato a frequentare amici e colleghi iniziando a fare attività sindacale e ricreativa (il dopolavoro) che rientrava tra i compiti di chi era rappresentante del personale. Nel 1990 sono stato eletto per la prima volta consigliere del Dopolavoro Ferroviario di Firenze, dove ho svolto incarichi legati alla cultura, commercio alimentare e giornale sociale (tiratura 20.000 copie) per 6 anni. Nel 1996 sono rientrato in Azienda e nel 2008 sono stato rieletto consigliere del Dlf di Arezzo, dove ho esercitato il ruolo di amministratore fino a febbraio quando il Consiglio direttivo mi ha eletto presidente.

Quest’anno il Dopolavoro Ferroviario di Arezzo festeggia i 100 anni dalla nascita. Quali sono le iniziative più importanti realizzate e quali quelle in corso?

Sì, quest’anno il Dlf ha festeggiato il centenario della fondazione (1925). Le iniziative per il festeggiamento sono state organizzate sia a livello nazionale che locale. In particolare ad Arezzo abbiamo organizzato un treno storico con le famose vetture “centoporte” trainate da un locomotore Diesel che il 19 ottobre ha portato i viaggiatori da Arezzo a Stia con visita al Museo della lana e al Planetario, corredato da un pranzo con prodotti tipici locali. Per l’occasione è stato stampato su lamina metallica un vecchio biglietto a cartoncino. Domenica 14 dicembre ripeteremo il treno con una novità: a bordo sarà presente un Babbo Natale che distribuirà caramelle e dolciumi e raccoglierà le letterine dei bambini.

Quali sono i vostri obiettivi?

I nostri obiettivi sono molti: turismo sociale (abbiamo un’agenzia viaggi che organizza viaggi in tutto il mondo per soci ferrovieri, pensionati ferrovieri e frequentatori), ampie sale per corsi di danza per bambine e ragazze, corsi Afa (Attività fisica adattata) per anziani. Abbiamo un gruppo fotoamatori, un grande gruppo di passeggiatori, un gruppo di calcetto, un gruppo archeologico e un gruppo di ex colleghi e alcuni in servizio che portano avanti il progetto scuola/ferrovia, andando nelle scuole ad insegnare teoricamente il mestiere del ferroviere e organizzando visite guidate in stazioni, officine, biglietterie e a bordo treno.

Quali altri interessi coltiva?

Oltre all’attività dopolavoristica mi interessa molto il sociale: sono invalido del lavoro dal 2010 e da allora dedico parte del mio tempo all’Anmil (Associazione nazionale fra mutilati e invalidi del lavoro), di cui sono presidente provinciale di Arezzo dal giugno 2024. Mi piace il giardinaggio, il fai da te e la cucina.

Prossimi impegni e progetti futuri?

Per il Dopolavoro il prossimo impegno è riportare ad Arezzo il treno storico con le vetture centoporte trainate da una locomotiva a vapore. Stiamo progettando la creazione di un gruppo mountain bike (diversi soci partecipano già ad iniziative della Fiab sezione di Arezzo). Inoltre lavoriamo alla realizzazione, nell’ex sedime della ex ferrovia Arezzo - Fossato di Vico (Fac), di una pista ciclo-pedonale per escursioni nelle vallate aretine fino alla Valtiberina. Ci sono già importanti finanziamenti da parte della Regione Toscana, ma è necessario anche il coinvolgimento delle amministrazioni locali come il Comune di Arezzo.

Il profilo

Stefano Vasai, nato a Montevarchi nel 1959, dopo la Maturità scientifica si iscrive alla Facoltà di Ingegneria di Firenze. Nel 1980 viene assunto nell’allora Azienda Autonoma Ferrovie dello Stato. Nel 1990 ha il primo incarico al Dlf di Firenze (terminato nel 1996). Nel 2008 entra a far parte del Dlf di Arezzo di cui è presidente dal febbraio scorso. Invalido del lavoro dal 2010, è presidente provinciale di Anmil dal giugno 2024. Il prossimo anno andrà in pensione per raggiunti limiti d’età.

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