Lunedì 15 Dicembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

L'incontro

Mario Agnelli va a trovare l'amico Vittorio Sgarbi con pasta, formaggio e olio. Lui: "Salutami Bartolomeo"

Il sindaco di Castiglion Fiorentino racconta l'incontro e come nacque il bel rapporto con il critico d'arte

Luca Serafini

15 Dicembre 2025, 10:21

Mario Agnelli va a trovare Vittorio Sgarbi in nome dell'amicizia che li lega

Mario Agnelli e Vittorio Sgarbi

Amici di vecchia data, Vittorio Sgarbi e Mario Agnelli si sono ritrovati. A casa del poliedrico critico d'arte, scrittore e politico, nello scorso fine settimana. Un incontro affettuoso tra ricordi e commenti, sull'attualità e sulla vita, dopo il periodo difficile vissuto da Sgarbi, 73 anni, che è anche collega di Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino, in quanto sindaco di Arpino (Frosinone).

Agnelli ha portato all'amico pasta prodotta nel Castiglionese, olio extravergine d'oliva sempre del territorio e formaggio. "Mangia molta cacio e pepe in questo periodo", dice Agnelli felice di aver trovato in buone condizioni e in discreta forma Vittorio. "Abbiamo conversato piacevolmente, è lucidissimo e acuto nelle sue osservazioni, ci tiene molto a Castiglion Fiorentino e quando ci siamo lasciati mi ha detto: salutami Bartolomeo".

Con riferimento a Bartolomeo Dell Gatta, artista del Rinascimento del quale si conservano opere nella cittadina della Valdichiana in provincia di Arezzo, dipinti oggetto di studi e ammirazione da parte del critico cui si deve anche l'impegno, anni fa, per la valorizzazione. Fino a proiettare Bartolomeo Della Gatta all'attenzione nazionale con importanti mostre.

Le visite di Sgarbi nella cittadina della torre del Cassero non si contano. Molte e all'insegna della cordialità oltre che dell'amore per l'arte. Sempre pronto ad una sosta, a qualsiasi ora, soprattutto della notte, per farsi aprire il museo o qualche chiesa e per consumare un frugale pasto nei ristoranti castiglionesi, Vittorio Sgarbi ha intessuto con Mario Agnelli un rapporto personale di grande sintonia, vicinanza, franchezza. Condito anche da battute e con esperienze particolari come il bagno e la navigazione nel Lago Trasimeno sul motoscafo. "Una notte è voluto andare all'Isola Polvese".

"La nostra amicizia è nata una notte di tanto tempo fa quando ero consigliere comunale di opposizione" rammenta Mario Agnelli, sindaco al terzo mandato. "Sgarbi tramite il personale del ministero, non so come, cercando qualcuno a Castiglioni per una visita, mi telefonò alle 5 del mattino e mi chiese se dormivo. Dormivo, ma mi resi disponibile per permettergli di fare il sopralluogo che voleva compiere, al Castello di Montecchio Vesponi. Tra l'altro, di prima mattina, passando in zona sentì il buon odore del forno di Montecchio e volle entrare, mangiammo dei biscotti appena sfornati". Da allora periodicamente si sono sempre rivisti e frequentati in disparate occasioni.

"Le visite di Vittorio sono sempre avvenute in momenti non convenzionali, dei piacevoli blitz. Ha voluto vedere tutte le chiese, con la sua torcia per illuminare ogni dettaglio delle opere" prosegue Agnelli. "Saliva anche sugli altari, con rispetto, togliendosi le scarpe".

Il sindaco di Castiglion Fiorentino era stato a casa di Sgarbi in un clima di amicizia e cordialità in altre circostanze in passato e pure all'inizio della malattia, quando la situazione sembrava compromessa. Invece la tempra dell'uomo è uscita alla distanza. "Una montagna di libri circonda il suo letto, è vivace, l'eloquio meno dirompente ma sempre brillante ed efficace". L'auspicio è, un domani, che possa esserci una nuova visita.

Questo il post di Agnelli sui suoi social dopo l'incontro a Roma con Sgarbi: 

"Non le ha mandate a dire mai a nessuno e in cambio ha ricevuto di ogni.
E' un critico d'arte come ce ne sono pochi in Italia, e l'Italia è l'arte.
Ha fatto tendenza anche in televisione ed ha avuto una ribalta e una notorietà nazionale come nessun altro opinionista, critico, politico abbia mai avuto.
E' poi semplicemente l'uomo più libero che io abbia mai conosciuto, che non dà alcun valore al denaro ma capace di arraparsi solo per un'opera d'arte.

Ha sopportato il peso di vicende giudiziarie roboanti sulle quali non è stato certo risparmiato, mentre su due capi d'accusa su tre per la famosa tela "La cattura di San Pietro" è stato prosciolto.
Ha avuto tanti amici o presunti tali e tanti giornalisti da strapazzo che gli sono saltati addosso come cavallette per raggiungere la loro notorietà.

Come ogni comune mortale dopo i 70 anni ha avuto "qualche acciacco" che lo ha rallentato, ma non certo piegato e dopo la mia recente visita a casa sua mi sono sincerato che Vittorio sta tornando anche se il titolo del suo ultimo libro "il cielo più vicino" ammetto che mi aveva spiazzato un po'.
Caro vecchio amico mio, gli amici che ti vogliono bene sono tanti e io sono uno di quelli".

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie