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Lutto nell'arte

Addio a Sergio Grilli pittore che stupiva con paesaggi, nature morte e dipinti realizzati con il vino

Aveva 74 anni è stato capostazione e le sue opere, richiestissime, sono ammirate in tutto il mondo. Mercoledì il funerale

Lilly Magi

15 Dicembre 2025, 20:07

Sergio Grilli

Sergio Grilli

Cortona perde uno dei suoi artisti contemporanei fra i più apprezzati e ammirati.

Sergio Grilli se ne è andato oggi, 15 dicembre alle 14, lasciando nel dolore la moglie Graziella, i figli Federica, Francesca e Alessandro.

L'artista che aveva 74 anni aveva dedicato la sua vita alla famiglia, al suo lavoro (era stato capostazione) e alla pittura, che era la sua grande passione.

Autodidatta, Sergio raccontava con meticolosa precisione, attraverso la pittura, ciò che vedeva; tante pennellate le ha dedicate a ritrarre gli angoli più suggestivi di Cortona, ma perfette erano anche le sue nature morte che ha venduto in tutto il mondo.

Negli ultimi anni si era dedicato anche a realizzare opere usando il vino in tutte le sue variazioni di colore. I vinarelli.

Era socio ormai da 20 anni del Circolo Gino Severini di Cortona (Arezzo) che seguiva con diligenza e precisione come era nella sua natura. Interessante e molto particolare anche la produzione di poesie.

La notizia del suo decesso sta riscuotendo tanto dispiacere; la notizia si è diffusa a macchia d'olio con il passaparola perché Sergio Grilli era molto conosciuto e stimato.

Il funerale sarà celebrato a Terontola mercoledì 17 dicembre alle ore 10.

* * *

Ecco come si presentava l'artista nel suo sito:

Sono nato a Tornia, frazione di Cortona, il 20 Maggio 1951. Ho sempre avuto una grande passione per le bellezze della Natura e dell'Umanità e ho sempre desiderato comunicare la mia idea del "Bello", sia con la Pittura che con la Poesia.

Tante volte mi son chiesto se nascere in un piccolo paese con quattro case, nascosto tra le montagne di Cortona, lontano dal mondo e dalla civiltà, abbia contribuito in modo positivo o meno per il cammino della mia esistenza.

A Tornia, fra quelle quattro case, c'è la mia culla; è lì che ho imparato a camminare, per poi solcare quelle strade non sempre facili del mondo; da quella terra dove la quiete e la solitudine erano rotte soltanto dal canto dei pastori e degli uccelli.

Da piccolo, tante volte ho sognato di volare, .... sì volare: spiccavo il volo dalla finestra della mia stanza e mi posavo sopra un gelso difronte alla casa; più tardi ho cercato di capire quale fosse il significato di quei voli.

Intanto il tempo passa, si cresce. Il lavoro mi ha portato lontano dalla mia terra; quel lavoro che nel tempo libero mi ha permesso di coltivare la passione per l' Arte. La pittura e la poesia mi hanno portato più volte in giro per l'Italia, con i sapori e i colori della mia terra, quei colori della montagna Cortonese, della Valdichiana e dei tramonti del vicino lago Trasimeno.

Ogni tanto ritorno lassù, dove ho imparato a camminare. 

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