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L'ingegnere tedoforo Caleri dopo aver portato la torcia delle Olimpiadi invernali dona la divisa ufficiale al suo Comune

Sci, bici, maratone, triathlon, ironman nella sua attività. E in Casentino c'è un altro "collega" in primo piano a Stia

Alessandro Cherubini

16 Dicembre 2025, 08:51

L'ingegnere tedoforo Caleri dopo aver portato la torcia delle Olimpiadi invernali dona la divisa ufficiale al suo Comune

Federico Caleri

L’11 dicembre Federico Caleri, sportivo e cittadino di Poppi, ha percorso 200 metri con la torcia delle Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 a Volterra, raggiungendo piazza dei Priori dove è stato acceso il braciere olimpico. La divisa ufficiale indossata per l’occasione sarà donata al Comune di Poppi ed esposta nella sede comunale come memoria permanente dell’evento.

Selezionato con il numero 31, Caleri ha passato la fiamma al suo successore e, insieme ad altri otto tedofori, ha completato la tappa toscana. “È un momento dal forte valore simbolico: si porta la fiamma per qualcuno e per qualcosa, quel calore dello sport che può sostenere ogni persona anche nei momenti più difficili”, ha commentato Caleri.

Ci sono istanti che vanno fissati nel tempo perché trasmettono al futuro un messaggio di amicizia, collaborazione e passione per i valori dello sport, trasversali a culture e generazioni”, osserva il sindaco Federico Lorenzoni. Con l’assessore allo Sport Maurizio Maggi, il primo cittadino ha invitato Caleri a portare la sua testimonianza al Galà dello Sport di Poppi, in programma il 11 gennaio 2026 al Castello dei Conti Guidi.

Caleri aggiunge: “Quella fiamma che devi passare in un bacio, è come una promessa. C’è tutto il senso dello sport, ma anche della storia di ogni atleta, che dà tutto se stesso per un sogno non di gloria, ma di amore per lo sport. Chi è atleta lo è per sempre.”

Da sempre atleta, Caleri ha iniziato giovanissimo con lo sci di fondo gareggiando con lo Sci Club Stia, il comune in cui è nato. Poi la bicicletta, quindi le maratone, il triathlon e l’Ironman: “Lo sport mi ha sostenuto e ha creduto in me anche quando io vacillavo. Spero che i giovani capiscano quanto sia importante praticarlo sempre.” A 54 anni continua a cimentarsi in maratone (15 completate), sci di fondo, due Ironman all’attivo e skiroll durante l’estate. La candidatura a tedoforo è stata possibile grazie al supporto dell’azienda Baraclit, dove Caleri lavora come ingegnere.

Con Federico Caleri, un altro casentinese ha avuto l’onore di portare la fiamma di questa edizione delle olimpiadi ed è lo stiano Renato Francalanci, che donerà la sua divisa al Museo dello Sci di Stia come segno di monito e partecipazione per le future generazioni di giovani sciatori.

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