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Arte e spiritualità

Santa Cordula e i segreti del suo busto reliquiario che viene restaurato grazie all'iniziativa della Fidapa

Alessandro Cherubini

16 Dicembre 2025, 14:03

Il busto reliquiario

il busto reliquiario di Santa Cordula

È in pieno svolgimento il restauro del busto di Santa Cordula, che dovrebbe ritornare al suo antico splendore entro la primavera del prossimo anno. Il progetto, presentato questa mattina, martedì 16 dicembre a Castiglion Fiorentino di fronte a una scolaresca del Liceo “Giovanni da Castiglione”, è stato fortemente voluto dalla Fidapa sezione Castiglionese, rappresentata per l’occasione dalla past president, Giulietta Tavanti.

“Grazie a 4 moderni mecenati abbiamo potuto riportare a nuova vita un tesoro castiglionese che i più non conoscevano” spiega Tavanti che ha aggiunto “Fidapa è un movimento di opinione e di promozione e in questi oltre 30 anni di attività abbiamo contribuito al restauro di opere davvero mirabili come la Tonacella di Petreto, ora ospitata nel Museo della Pieve Vecchia, due tele di Francesco Morandini detto il Poppi, ‘San Francesco’ e ‘Santa Chiara’ del XVI sec., che oggi si trovano in Pinacoteca ma che provengono dalla Chiesa di Santa Chiara, e infine un’icona ‘La Madonna di Ristonchia’ ora custodito in Pinacoteca.”

All’incontro erano presenti, tra gli altri, Ilaria Penati, funzionario Storico dell’Arte della Soprintendenza Archeologica belle Arti e Paesaggio di Arezzo, Siena e Grosseto, la restauratrice Alessandra Gorgoni e, per l’amministrazione comunale, il sindaco Mario Agnelli e il vice sindaco Devis Milighetti.

Il reliquiario di Santa Cordula, originariamente collocato nell’altare maggiore della Chiesa di Santa Chiara e oggi conservato presso la Pinacoteca Comunale di Castiglion Fiorentino, è databile alla seconda metà del Seicento e realizzato in ambito locale. La storia di Santa Cordula è direttamente connessa a quella di Sant’Orsola, in quanto la santa fu tra le undicimila vergini che seguirono Orsola fino a Colonia.

La presenza di questo busto a Castiglion Fiorentino testimonia la diffusione di monasteri femminili e la pratica di venerare le reliquie; infatti, originariamente il reliquiario era collocato sull’altare maggiore della chiesa di Santa Chiara. Il busto contiene le reliquie del capo di Santa Cordula ed è un pregevole esempio di intaglio seicentesco di gusto ancora classicheggiante. Rappresenta una figura femminile a mezzo busto, con incarnato roseo e veste drappeggiata, finemente rabescata e dorata. I capelli, anch’essi dorati, sono sormontati da una corona di fiori rosa e verde.

Una piccola apertura quadrangolare al centro del petto permette di intravedere le reliquie custodite al suo interno. L’intervento di restauro restituirà piena leggibilità all’opera, finora segnata da condizioni critiche, permettendole di recuperare la propria integrità materica e il suo valore estetico originario. Il lavoro prevede la pulizia delicata della superficie, il consolidamento dei colori e la protezione contro eventuali danni al supporto.

Le parti mancanti saranno ricostruite con materiali compatibili, e le integrazioni pittoriche e le velature finali permetteranno di restituire armonia e continuità all’opera. Infine, una verniciatura protettiva garantirà durabilità e splendore nel tempo. Grazie all’iniziativa dell’Art Bonus e ai vari benefattori che si sono susseguiti negli anni, che hanno ottenuto un credito d’imposta per donazioni a favore di beni culturali, sono ritornate al loro antico splendore ben 4 opere.

Si tratta del “San Girolamo, Madonna con Bambino e Sant’Andrea”, di fine XVII secolo, attribuita a Tommaso Redi, restaurato tra il 2022 e il 2023; della Crocifissione di Michelangelo Tizzi, 1616, restaurato nel 2023; e dell’Annunciazione, ambito toscano seconda metà sec. XVI, della Pieve di Sant’Angelo al Cassero, restaurata lo scorso anno; e infine del busto di Santa Cordula.

CHI ERA SANTA CORDULA

Visse tra IV e V secolo. Compagna di viaggio di Sant'Orsola, commemorata il 21 o 22 ottobre, (la quale, secondo la leggenda, si nascose durante il martirio di Orsola e delle altre, ma uscì allo scoperto il giorno successivo, seguendo il loro stesso destino). Si ricorda con questo nome anche una beata, Jane Louise Barré, religiosa orsolina col nome di "sorella Cordula", ghigliottinata insieme ad altre consorelle a Valenciennes nel 1794, ricordata il 23 ottobre.

 

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