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LA STORIA

Arezzo, caccia al sasso colorato. La catena, partita dal Veneto e che regala sorrisi arriva fino in città, come funziona

Francesca Muzzi

26 Novembre 2024, 05:23

Il sasso liberato ad Arezzo

Un sasso per regalare un sorriso a chi lo trova. L’iniziativa, partita da Marano Veneziano in provincia di Venezia, arriva fino ad Arezzo, dove sabato 23 novembre, nel bel mezzo della Città del Natale un sasso “è stato liberato”, come si dice in gergo e raccolto da una bambina. Ogni sasso contiene un messaggio e l’invito a pubblicare la foto nel gruppo facebook Un sasso per un amico. E’ da lì che tutto nasce, o per meglio dire, da un giorno di luglio, il 21 del 2021, quando Manuela Divicari, ideatrice e amministratrice del gruppo, si imbatte, per caso nel suo primo sasso. Manuela abita a Marano Veneziano e in quel giorno di piena estate stava camminando quando incrociò un sasso dipinto di verde con su scritto Emily. “Lo aveva fatto la figlia di una mia amica – racconta – Ma questo l’ho saputo successivamente. In quel momento mi è solo venuta l’idea di costruire un gruppo su facebook, prendendo spunto da un altro che già esiste e praticamente di cominciare una specie di catena dove ognuno avrebbe dipinto un sasso e poi lo avrebbe liberato dove voleva. Su quel sasso, avrebbe potuto lasciare qualsiasi tipo di messaggio, in modo da regalare un sorriso a chi lo trova”. Ma come funziona “Un sasso per un amico”? Prima di tutto ci sono delle regole importanti da rispettare. I sassi non devono essere raccolti sulle spiagge o sul greto di un fiume, insomma in quelle zone “dove non si può e dove si farebbe un danno” e dunque: “Possiamo prendere i sassi che si trovano in aperta campagna, oppure nei vivai, oppure ancora possiamo comprarli – dice ancora Manuela – poi una volta che vengono disegnati e dopo averci scritto il nome del gruppo facebook, i sassi possono essere liberati ovunque in una piazza, su una panchina, vicino ad una scuola. Lo scopo principale del gruppo è quello di seminare, farli trovare a qualcuno e donare un sorriso. Chi troverà il sasso lo potrà tenere o liberarlo ancora”. E su questi sassi anche messaggi tipo quello scritto da un bambino di appena 8 anni che dopo avere visto il film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, ha scritto su un sasso “Vestiti come vuoi”....

Servizio sul Corriere del 26 novembre

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