Attualità
Andrea Scanzi
Andrea Scanzi e i Negrita: l’ultimo album, “uno dei migliori dischi”, e il ricordo di quell’episodio di 25 anni fa, l’aggressione di Pau ai danni del giornalista, colpa di una “recensione feroce” come ricordato dallo stesso Scanzi. E a distanza di anni un'altra recensione diventa notizia: quella postata sui canali social del giornalista e scrittore.
“Quando una cosa è bella è bella, e chi fa arte si valuta per l’arte che fa e non per il carattere che ha. Il carattere degli artisti è l’ultima cosa che conta - scrive Scanzi - Ho ascoltato l’ultimo disco dei Negrita. L’ho trovato buonissimo, uno dei migliori dischi dei Negrita. ‘Canzoni per anni spietati’ suona (deliberatamente) come un album di decenni fa. E’ un’opera addirittura a tema, un concept album oltremodo debitore di Dylan, che omaggia De Gregori, suona come il rock dei Settanta (Rolling Stones soprattutto) e ha un’impostazione genuinamente artigiana”.
Inevitabile il riferimento a quell’episodio del passato. “Molti - scrive ancora Andrea Scanzi - si chiederanno perché io parli molto bene di un disco il cui cantante mi ha aggredito 25 anni fa. Domanda mal posta: era - appunto - 25 anni fa, io scrissi una recensione feroce e lui rispose aggredendomi. Sbagliò, fu condannato in sede processuale e amen. Ho più volte detto che non ho più nulla contro Pau Bruni”.
“In questo album maturo i Negrita hanno gridato tutta la loro rabbia e il loro dolore (...) Se c’è un album brutalmente efficace nel raccontare il presente, è proprio questo (...) Bravi Negrita: c’era bisogno di un album così. E meno male che ancora oggi esistono artisti col coraggio di metterci la faccia: se non urliamo adesso, quando? Ascoltate questo disco: è dinamite pura intinta nella disillusione più lucida”. Parola di Andrea Scanzi.
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