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IL FATTO DEL GIORNO

Arezzo, il crossodromo della discordia. Assemblea pubblica tra cittadini e assessori

Francesca Muzzi

02 Aprile 2025, 03:07

Crossodromo della Chiassa

Mercoledì 2 aprile, alle 21 a Ponte alla Chiassa, nei locali della festa al Vecchio Ponte, organizzata da Stella Azzurra e dalla Pro Loco di Giovi, ci sarà un’assemblea pubblica per discutere della riapertura del crossodromo, la struttura che è stata messa a bando dopo una chiusura durata cinque anni. All’assemblea, a parlare con i cittadini, ci sono gli assessori Federico Scapecchi (sport), Marco Sacchetti (ambiente) e Alessandro Casi (lavori pubblici). Saranno loro, a dare chiarimenti e a rispondere alle domande dei residenti.

La questione della riapertura del crossodromo, è tornata in ballo, una settimana fa, quando l’assessore Scapecchi, ha messo a bando la pista che era stata chiusa a novembre 2020 dalla Forestale e tra i motivi anche quello del rumore.

“Appena abbiamo visto che la pista da cross era tornata a bando - dice il presidente della Stella Azzurra, Stefano Rossi - siamo rimasti senza parole. La pista si trova a pochissimi metri dalle case. Saranno distanti cinquanta metri e come è possibile convivere, un’altra volta, con il rumore dei motori e con la polvere?”

“In paese siamo tutti arrabbiati - prosegue ancora Rossi - perché non possiamo permettere di nuovo una cosa del genere. Ho parlato con l’assessore Scapecchi e se davvero la pista fosse riaperta, almeno mettere moto elettriche, o anche biciclette, non solo i motori, che in qualche modo possono attenuare una convivenza che comunque, ad oggi, sarebbe impossibile”.

“L’assessore mi ha assicurato che ci saranno tutti i dispositivi necessari per non creare troppo fastidio, ma secondo noi non saranno sufficienti”.

Ad appoggiare i cittadini erano intervenuti i consiglieri comunali del Pd, Alessandro Caneschi e Giovanni Donati che nell’ultimo consiglio comunale avevano portato un’interrogazione chiedendo: “Di trovare un’altra area per il crossodromo, lontana da un centro abitato. Bastano dieci moto in una pista per alzare una polvere insostenibile”.

“E noi la polvere e il rumore non li vogliamo - riprende ancora Stefano Rossi - perché ci siamo già passati cinque anni fa e sappiamo quello che significa”.

E durante l’ultimo Consiglio comunale, l’assessore Scapecchi si era detto disposto ad incontrare i cittadini e aveva specificato: “La pista poteva essere messa a bando prima, lo abbiamo fatto ora, dopo che alcune associazioni sono venute a chiederci chiarimenti sul suo destino, manifestando interesse e dichiarandosi disposte a investire. I costi che un futuro gestore incontrerà potranno variare: non dovrà ovviamente sorgere una nuova Miravalle, vi potrebbe invece essere sistemato un circuito per moto elettriche o per il ciclocross. In ogni caso, chiunque si approccerà al bando, dovrà osservare rigorosamente le normative sul rumore, sull’impianto d’irrigazione e le pompe idrauliche necessarie alla pista. Purtroppo il Comune non ha altre aree da mettere a bando per questa disciplina”.

E stasera alle 21 ci sarà questo primo incontro per chiedere chiarimenti da parte dei cittadini che dai tre assessori aspettano rassicurazioni sul loro futuro.

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