LA STORIA
Ancora al deposito
Il cavallo di Aceves è sempre al deposito dell’ufficio manutenzione del Comune di Arezzo. Montato e pronto partire per la Sicilia dove, ancora, non è mai arrivato. In via Cesti, ci siamo passati ieri e lo abbiamo visto sotto l’acqua - ma questo non è un problema visto che sono sculture fatte apposta per stare fuori - irto nella sua bellezza, ma alla fine sempre nel deposito. La fondazione Guido d’Arezzo sta aspettando un segnale da Agrigento, capitale della cultura 2025, per impacchettarlo e portarlo in Sicilia dove sarà protagonista di una mostra dedicata all’artista messicano. Ma facciamo un passo indietro. E’ passato un mese - era il 10 marzo - quando su facebook, Raul Dominici, denunciò che il cavallo di Aceves giaceva - riprendiamo il post - “nell'ammasso tra detriti, scarti e ferraglia. Sabato, passando da quelle parti ho voluto controllare se fosse così e, purtroppo, non erano balle. L'artista messicano regalò poi il soprannominato ‘Cavallo della Croce’ con gioia di tutti, compresi quelli che ora lo lasciano a marcire in una ‘discarica’ a cielo aperto, invece di trovargli una degna sistemazione che potrebbe essere una struttura pubblica, una piazza o perfino una rotonda. Alla faccia dell'amore per l'arte ed alla faccia della riconoscenza”. Un post che scatenò di tutto di più. Dagli interventi politici, fino a quelli degli amanti dell’arte e fino ancora ai semplici cittadini che non persero tempo ad attaccare l’amministrazione. Ma il direttore della Fondazione Guido d’Arezzo, Lorenzo Cinatti intervenne subito per dare la spiegazione: “Il cavallo si trova al deposito dell’ufficio manutenzione. E’ stato montato ed è pronto per partire per Agrigento, dove ci sarà una mostra dedicata proprio all’artista Gustavo Aceves”. Sembrava questione di giorni, ma invece, i giorni sono diventate settimane e del cavallo non abbiamo saputo più niente se era ancora lì o già in Sicilia. E lì, al deposito del Comune, lo abbiamo trovato. Abbiamo di nuovo chiesto spiegazioni al direttore della Fondazione Guido d’Arezzo e così ci ha risposto: “Il cavallo è pronto per essere trasferito in Sicilia. Ci dovevano fare sapere quando, ma per il momento non sappiamo niente. La mostra dedicata all’artista Aceves durerà fino ad ottobre e quindi non sappiamo quando il cavallo potrà partire”. Il cavallo di Aceves faceva parte di una mostra, Lapidarium che Arezzo ospitò da giugno 2018 fino a febbraio 2019. Il cavallo in ghisa fino ad allora era rimasto esposto sul sagrato della Chiesa di San Francesco. Da lì il nome che l’artista, che è solito non dare titoli ai suoi lavori, gli ha straordinariamente attribuito il ‘Il cavallo della Vera Croce’. Una volta terminata la mostra, l’artista ha donato il cavallo alla città di Arezzo. Ma l’opera è stata smontata e riposta nel deposito in attesa di una sua prossima collocazione. Poi l’invito di Agrigento, capitale della cultura 2025. Ma la domanda è: quando il cavallo partirà. Per il momento resta nel deposito in attesa di un segnale e anche in attesa di capire, una volta tornato, quale potrebbe essere la sua collocazione migliore in città.
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