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I treni regionali dirottati sulla linea lenta fanno arrabbiare un po' tutti. I pendolari che chiedono alla Regione di intervenire; il presidente Eugenio Giani e l’assessore Stefano Baccelli che hanno già espresso la contrarietà della Toscana all’Autorità di regolazione dei trasporti e agli amministratori delegati di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia; i consiglieri regionali del Pd Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis che, con un’interrogazione, chiedono alla giunta regionale di convocare con urgenza Rfi e Trenitalia per individuare soluzioni alternative.
“Non si può scaricare sulle spalle dei pendolari il peso dei lavori in corso sulla rete ferroviaria” hanno ribadito Ceccarelli e De Robertis annunciando di aver depositato l’interrogazione: “Dirottare i convogli sulla linea lenta aggraverà una situazione già problematica e renderà il servizio del tutto inadeguato”. Martedì 3 giugno sono stati il presidente della Regione Eugenio Giani e l’assessore Stefano Baccelli ad intervenire dopo le preoccupazioni espresse dal Comitato Pendolari Valdarno Direttissima sul trasferimento previsto a partire da dicembre, con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario.
“La Regione si è attivata immediatamente - hanno spiegato Giani e Baccelli - non appena ha saputo della volontà di trasferire tutti i treni interregionali sulla linea lenta e ha evidenziato le ragioni della sua contrarietà in una lettera del 4 maggio inviata al presidente di Art e agli amministratori delegati di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia. E pochi giorni fa, non avendo ricevuto risposte, abbiamo provveduto a coinvolgere e a sollecitare lo stesso ministro dei Trasporti, la Conferenza delle Regioni e gli assessorati competenti di Umbria e Lazio”.
Articolo completo nel Corriere di Arezzo in edicola giovedì 5 giugno 2025
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