Cultura
Taglio del nastro per la mostra Marino Marini. In dialogo con l'uomo, l’antologica con oltre cento opere tra dipinti e sculture, a cura di Alberto Fiz e Moira Chiavarini, con il coordinamento scientifico di Alessandro Sarteanesi.
L’esposizione, aperta fino al 2 novembre, prodotta e organizzata dal Comune di Arezzo e dalla Fondazione Guido d’Arezzo, è stata progettata dall’associazione culturale Le Nuove Stanze e Magonza. Dopo la significativa personale di Afro Basaldella, prosegue l’indagine sul Novecento italiano con un’esauriente monografica di Marino Marini (Pistoia, 1901 – Viareggio, 1980).
L’allestimento si sviluppa in due percorsi complementari: la Galleria comunale di arte moderna e contemporanea ospita un corpus selezionato di dipinti, gessi e bronzi, mentre la Fortezza Medicea accoglie grandi sculture e opere monumentali.
Il progetto, reso possibile dai prestiti provenienti dalle due istituzioni che rappresentano l’artista, il Museo Marino Marini di Firenze e la Fondazione Marino Marini di Pistoia, consente una lettura articolata dell’indagine condotta dal grande artista, a partire dagli anni Dieci fino ai Sessanta in un percorso che affronta le tematiche principali della sua intensa ricerca.
Ad Arezzo il linguaggio di Marino Marini viene approfondito nelle sue fasi salienti, dall’elaborazione di forme e figure mitiche e armoniose, al passaggio verso una crescente tensione stilistica e formale. Il progetto alla Galleria comunale d’arte moderna e contemporanea prevede un’organizzazione tematica, dove pittura e scultura sviluppano una relazione dialettica.
Negli ambienti della Fortezza Medicea lo spettatore può inoltre ammirare la produzione monumentale.
Articolo completo nel Corriere di Arezzo in edicola sabato 5 luglio 2025
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy