Il personaggio
Jerry Jones, storico proprietario dei Dallas Cowboys
Per oltre un decennio ha vissuto una battaglia silenziosa contro il tumore, lontano dai riflettori del football e dagli applausi degli stadi. Oggi Jerry Jones, 82 anni, storico proprietario dei Dallas Cowboys, ha deciso di rompere il silenzio e raccontare la sua storia: una lotta contro un melanoma allo stadio 4, la forma più aggressiva di tumore della pelle, diagnosticato nel 2010. Jones, figura iconica della Nfl e imprenditore tra i più influenti d’America, ha rivelato di aver sconfitto la malattia grazie a un trattamento sperimentale di immunoterapia basato sull’inibizione del recettore Pd-1. Si tratta di una frontiera della ricerca medica che, negli ultimi anni, ha rivoluzionato le cure oncologiche permettendo al sistema immunitario del paziente di riconoscere e attaccare le cellule tumorali.
“Oggi posso dire che non ho più tumori. Non è stato un percorso semplice, ma la scienza e la tenacia mi hanno dato una seconda vita”, ha dichiarato Jones in un’intervista resa pubblica pochi giorni fa. Per quasi 15 anni Jones ha continuato a guidare la sua squadra, a presiedere riunioni e a stringere mani senza mai lasciare trapelare la gravità della sua condizione. Pochissimi collaboratori sapevano del suo stato di salute. Una riservatezza che racconta il lato meno conosciuto di un uomo abituato a essere sotto i riflettori.
Jerry Jones, storico proprietario dei Dallas Cowboys
Il melanoma al quarto stadio è una diagnosi che spesso lascia pochissime speranze: in molti casi le metastasi compromettono organi vitali. Eppure Jones ha scelto di sottoporsi a protocolli sperimentali, entrando in programmi clinici che oggi rappresentano una speranza per migliaia di malati nel mondo. La sua testimonianza arriva in un momento in cui la medicina oncologica sta cambiando radicalmente. Le terapie immunologiche, considerate pionieristiche solo un decennio fa, oggi offrono percentuali di sopravvivenza mai viste prima in patologie come il melanoma metastatico.
Il racconto di Jerry Jones non è soltanto la storia personale di un magnate dello sport, ma anche un segnale di fiducia nella ricerca scientifica e nella capacità della medicina di trasformare destini apparentemente segnati. L'imprenditore è noto per la sua determinazione: dal 1989, anno in cui acquistò i Cowboys, ha costruito un impero sportivo e mediatico, rendendo la società una delle più ricche e seguite al mondo. Ma nessuna sfida, neanche il Super Bowl, può essere paragonata a quella vissuta in silenzio contro la malattia. Oggi, a distanza di 15 anni dalla diagnosi, il proprietario dei Cowboys guarda al futuro con rinnovata energia. “Ho imparato – ha detto – che non esiste vittoria più grande della vita stessa”.
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