La Luna di sangue non è soltanto un fenomeno astronomico: è anche un simbolo che accompagna l’immaginario umano da secoli. Le antiche civiltà guardavano al cielo come a un libro aperto di segni e presagi, e l’apparizione di una Luna rossa era spesso interpretata come un avvertimento o un annuncio di cambiamento. I popoli mesopotamici, ad esempio, la temevano come un segnale funesto per i loro sovrani; i Maya la legavano a visioni di serpenti o giaguari che divoravano il disco lunare; in Cina si credeva che fosse un drago a inghiottire la Luna e i tamburi venivano suonati per scacciarlo.
Una eclissi di luna del passato fotografata a Milano
Anche nella tradizione biblica e cristiana, la Luna di sangue ricorre come immagine apocalittica: un cielo tinto di rosso e una Luna che perde la sua luce naturale erano interpretati come segni degli ultimi tempi. Ma non sempre il fenomeno è stato letto con paura. Nelle culture nordiche, ad esempio, era piuttosto la prova della forza degli dèi e della ciclicità del cosmo: la Luna, pur oscurata, sarebbe sempre tornata a risplendere. Oggi la scienza ci ha insegnato che dietro la Luna di sangue non ci sono draghi né presagi, ma la semplice geometria dei corpi celesti e il gioco della luce attraverso l’atmosfera terrestre. Eppure, la sua forza simbolica non si è persa. Guardare una Luna che si colora di rosso continua a evocare la stessa emozione primordiale dei nostri antenati, un misto di timore e di stupore, di bellezza e di mistero. La serata del 7 settembre 2025 sarà dunque un momento non solo per osservare un fenomeno naturale, ma anche per sentirci parte di una lunga storia di sguardi rivolti al cielo. Quando la Luna sorgerà in Italia già avvolta nel suo manto scarlatto, sarà impossibile non pensare a quanti, nei secoli, hanno visto la stessa scena e vi hanno letto significati diversi. La differenza, oggi, è che noi possiamo coniugare lo stupore con la conoscenza: sappiamo cosa accade e perché, ma possiamo comunque lasciarci trasportare dall’incanto di un evento che trasforma per un’ora il nostro satellite in una visione sospesa tra mito e realtà.
La Luna, da sempre amatissima da grandi e piccini
Come osservare al meglio la Luna di sangue del 7 settembre 2025? Sarà fondamentale scegliere un luogo con orizzonte libero verso est, dato che in Italia la Luna sorgerà già durante la fase di totalità, intorno alle 19:30. L’orario ideale per cominciare ad alzare lo sguardo è quindi poco dopo il tramonto, quando il cielo si farà più scuro e il rosso della Luna risalterà maggiormente. Non servono strumenti complessi: l’eclissi è visibile a occhio nudo, ma un binocolo può rendere l’esperienza più intensa, rivelando i dettagli della superficie lunare sotto la luce rossastra. Un treppiede fotografico è utile se si vuole immortalare l’evento: basta una fotocamera digitale o anche uno smartphone con modalità manuale, impostando tempi di esposizione medio-lunghi e una sensibilità Iso non troppo alta, per evitare il rumore fotografico. Chi non ha attrezzatura professionale potrà comunque catturare ottimi ricordi scattando più foto a diversi momenti dell’eclissi, confrontando le sfumature di colore. Lontananza da luci artificiali, abiti comodi e un po’ di pazienza completeranno la serata, trasformandola in un appuntamento unico tra scienza e poesia.