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Astronomia

Luna rossa di sangue, l'eclissi del 7 settembre: cos’è, quando e dove vedere il fenomeno. Cosa significava in antichità

Nella notte tra il 7 e l’8 settembre il satellite si colorerà di rosso e arancio, un evento tra scienza e mito

Giuseppe Silvestri

03 Settembre 2025, 13:13

luna

Eclissi di luna su Roma qualche anno fa

La Luna di sangue è uno di quei fenomeni che riescono a unire scienza e meraviglia, rigore astronomico e suggestione popolare. Con questa espressione si indica un’eclissi lunare totale, quando la Terra si frappone tra Sole e Luna piena, proiettando sul satellite la propria ombra. Ma la Luna non scompare, anzi: si accende di sfumature rosse e arancioni, come se fosse dipinta da una mano invisibile. È l’atmosfera terrestre a compiere la magia, filtrando la luce solare e lasciar passare solo le tonalità più calde, che avvolgono la superficie lunare in un alone di mistero.

La Luna è sempre uno spettacolo, ancora di più durante l'eclissi

L'appuntamento è fissato per la notte tra il 7 e l’8 settembre 2025. In quelle ore la Luna offrirà uno spettacolo di rara intensità, restando immersa nell’ombra terrestre per circa un’ora e venti minuti. Il momento culminante avverrà poco dopo le 20, quando, vista dall’Italia, si alzerà già colorata di rosso sull’orizzonte. Sarà una scena che sa di attesa e di sorpresa: il cielo del tramonto che sfuma al buio e, all’improvviso, un disco scarlatto che si solleva dietro le colline o i palazzi, trasformando il paesaggio in un palcoscenico naturale. La visibilità sarà ampia ma non universale. Chi vive in Asia, Africa orientale e Australia potrà ammirarla dall’inizio alla fine; chi sta in Europa, e dunque anche l’Italia, la vedrà in parte, coincidente con il sorgere della Luna. Le Americhe resteranno escluse dall’evento. Per gli osservatori italiani sarà comunque un’occasione privilegiata: assistere a un’eclissi proprio quando la Luna sorge la rende ancora più spettacolare, come se fosse un’apparizione teatrale.

Altra splendida immagine della Luna, in questo caso senza eclissi

L’intensità del colore non è mai prevedibile con certezza. A volte la Luna si mostra di un rosso vivo, altre volte si limita a sfumature aranciate o bruno-ramate. Tutto dipende dalle condizioni atmosferiche globali: polveri, eruzioni vulcaniche o semplicemente smog possono cambiare la tonalità, rendendo ogni Luna di sangue diversa dalle precedenti. Per ammirarla non serviranno strumenti particolari: basterà alzare lo sguardo, meglio se da un luogo lontano dall’inquinamento luminoso. Un binocolo o un piccolo telescopio possono esaltare i dettagli dei crateri e amplificare la sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa di straordinario, ma anche a occhio nudo l’esperienza sarà intensa e indimenticabile. Sarà la seconda eclissi totale del 2025, dopo quella di marzo, e aprirà una sequenza di appuntamenti celesti che continueranno nel 2026. Non è soltanto un evento astronomico: è un’occasione per riconciliarsi con il tempo lento e ciclico del cielo, per sentire che, al di là delle nostre vite quotidiane, la danza millenaria di Sole, Terra e Luna continua a disegnare scenari che parlano direttamente al nostro bisogno di stupore.

La Luna di sangue non è soltanto un fenomeno astronomico: è anche un simbolo che accompagna l’immaginario umano da secoli. Le antiche civiltà guardavano al cielo come a un libro aperto di segni e presagi, e l’apparizione di una Luna rossa era spesso interpretata come un avvertimento o un annuncio di cambiamento. I popoli mesopotamici, ad esempio, la temevano come un segnale funesto per i loro sovrani; i Maya la legavano a visioni di serpenti o giaguari che divoravano il disco lunare; in Cina si credeva che fosse un drago a inghiottire la Luna e i tamburi venivano suonati per scacciarlo.

Una eclissi di luna del passato fotografata a Milano

Anche nella tradizione biblica e cristiana, la Luna di sangue ricorre come immagine apocalittica: un cielo tinto di rosso e una Luna che perde la sua luce naturale erano interpretati come segni degli ultimi tempi. Ma non sempre il fenomeno è stato letto con paura. Nelle culture nordiche, ad esempio, era piuttosto la prova della forza degli dèi e della ciclicità del cosmo: la Luna, pur oscurata, sarebbe sempre tornata a risplendere. Oggi la scienza ci ha insegnato che dietro la Luna di sangue non ci sono draghi né presagi, ma la semplice geometria dei corpi celesti e il gioco della luce attraverso l’atmosfera terrestre. Eppure, la sua forza simbolica non si è persa. Guardare una Luna che si colora di rosso continua a evocare la stessa emozione primordiale dei nostri antenati, un misto di timore e di stupore, di bellezza e di mistero. La serata del 7 settembre 2025 sarà dunque un momento non solo per osservare un fenomeno naturale, ma anche per sentirci parte di una lunga storia di sguardi rivolti al cielo. Quando la Luna sorgerà in Italia già avvolta nel suo manto scarlatto, sarà impossibile non pensare a quanti, nei secoli, hanno visto la stessa scena e vi hanno letto significati diversi. La differenza, oggi, è che noi possiamo coniugare lo stupore con la conoscenza: sappiamo cosa accade e perché, ma possiamo comunque lasciarci trasportare dall’incanto di un evento che trasforma per un’ora il nostro satellite in una visione sospesa tra mito e realtà.

La Luna, da sempre amatissima da grandi e piccini

Come osservare al meglio la Luna di sangue del 7 settembre 2025? Sarà fondamentale scegliere un luogo con orizzonte libero verso est, dato che in Italia la Luna sorgerà già durante la fase di totalità, intorno alle 19:30. L’orario ideale per cominciare ad alzare lo sguardo è quindi poco dopo il tramonto, quando il cielo si farà più scuro e il rosso della Luna risalterà maggiormente. Non servono strumenti complessi: l’eclissi è visibile a occhio nudo, ma un binocolo può rendere l’esperienza più intensa, rivelando i dettagli della superficie lunare sotto la luce rossastra. Un treppiede fotografico è utile se si vuole immortalare l’evento: basta una fotocamera digitale o anche uno smartphone con modalità manuale, impostando tempi di esposizione medio-lunghi e una sensibilità Iso non troppo alta, per evitare il rumore fotografico. Chi non ha attrezzatura professionale potrà comunque catturare ottimi ricordi scattando più foto a diversi momenti dell’eclissi, confrontando le sfumature di colore. Lontananza da luci artificiali, abiti comodi e un po’ di pazienza completeranno la serata, trasformandola in un appuntamento unico tra scienza e poesia.

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