Martedì 30 Settembre 2025

QUOTIDIANO DI INFORMAZIONE INDIPENDENTE

DIRETTORE
SERGIO CASAGRANDE

×
NEWSLETTER Iscriviti ora

La tradizione

Nonni e nipoti, l'ora della merenda. Lo spuntino è un rito che unisce generazioni e consolida i rapporti

Julie Mary Marini

30 Settembre 2025, 11:57

nonni e nipoti

Nonni, nipoti e il rito della merenda

Ci sono legami che resistono al tempo, che diventano radici e ali insieme. Quello tra nonni e nipoti è uno di questi: fatto di complicità, di piccoli rituali quotidiani, di insegnamenti che non si trovano sui libri ma nelle parole sussurrate durante una passeggiata, in un gioco improvvisato o davanti a una merenda preparata con cura. È un rapporto che intreccia affetto e responsabilità, e che ancora oggi continua a rappresentare un pilastro per le famiglie italiane. Secondo l’indagine Nonni e nipoti a merenda, commissionata da Unione Italiana Food ad AstraRicerche, i nonni italiani non solo sono figure centrali nella crescita dei nipoti, ma dedicano loro gran parte del proprio tempo. Tre nonni su dieci trascorrono con i nipoti più di tre ore al giorno, mentre un ulteriore 23% condivide con loro almeno una o due ore quotidiane. Ore preziose, che trovano nel pomeriggio – e nella merenda in particolare – uno dei momenti più significativi. Più della metà dei nonni, infatti, indica nello spuntino pomeridiano il pasto che prepara più spesso per i nipoti, trasformandolo in un rito di complicità e dialogo: quattro su dieci dichiarano di fare merenda insieme ai bambini, condividendo non solo il cibo ma anche storie, racconti e ascolto.

Molti bambini trascorrono almeno tre ore al giorno con i loro nonni

Il pomeriggio dei nonni e dei nipoti è scandito da gesti semplici ma fondamentali. Giocare insieme è l’attività più diffusa, scelta dal 63% dei nonni, ma quasi la metà preferisce anche portarli al parco o all’aria aperta. Non manca l’aspetto educativo: oltre un terzo segue i nipoti nei compiti e quasi tre su dieci li accompagnano nelle attività extrascolastiche. È un tempo che non si misura solo in minuti, ma nella qualità della presenza: un equilibrio raro, capace di rendere il nonno al tempo stesso educatore, compagno di svago e guida silenziosa. La merenda, in questo quadro, assume un significato che va oltre la nutrizione. Sei nonni su dieci la considerano un’occasione speciale per rafforzare il legame affettivo, mentre quasi la metà sottolinea il suo valore come spazio di dialogo. Un biscotto o una spremuta, quindi, diventano strumenti per raccontarsi, ascoltarsi e creare ricordi che dureranno per sempre. Allo stesso tempo i nonni non dimenticano l’importanza della salute: la metà di loro presta attenzione a preparare spuntini equilibrati, vedendo nella merenda non solo un momento di ristoro ma anche un’opportunità educativa per trasmettere buone abitudini alimentari.

Preparare insieme il cibo insieme ai piccoli è da sempre un rito

Le preferenze raccontano bene la doppia prospettiva di nonni e nipoti. I bambini prediligono succhi, frutta fresca, yogurt e dolci fatti in casa, ma non disdegnano biscotti e merendine confezionate, soprattutto se farcite o a base di pan di spagna. I nonni, invece, si orientano più spesso verso la frutta, lo yogurt e le spremute, con una predilezione per merendine semplici o di pasta sfoglia. È una differenza di gusti che riflette generazioni diverse, ma che spesso trova una mediazione nella scelta condivisa: oltre la metà dei nonni dichiara infatti che la merenda è decisa insieme ai nipoti, un gesto che diventa esercizio di rispetto reciproco. Il confronto con il passato illumina ancor di più questa evoluzione. Quando erano bambini, i nonni di oggi ricordano una merenda molto diversa, più salata che dolce: pane e olio, pane e pomodoro, dolci casalinghi, frutta fresca. Un rituale vissuto prevalentemente in casa, spesso insieme ai propri genitori, e che solo in misura minore coinvolgeva i nonni di allora. Lo spuntino di oggi, invece, è più vario e ricco di possibilità: non solo perché l’offerta alimentare è cresciuta, ma anche perché è cambiato il modo di viverlo. La merenda è diventata un momento riconosciuto come importante, un’occasione di relazione che prima non sempre esisteva.

La merenda è anche una opportunità di contatto e condivisione  

A guardare bene, ciò che rimane immutato non è tanto il contenuto del piatto quanto il suo significato. La merenda, ieri come oggi, rappresenta un gesto d’amore: che sia pane e olio o uno yogurt alla frutta, è l’intenzione a fare la differenza. Per questo quasi tutti i nonni intervistati – il 96% – riconoscono nello spuntino pomeridiano l’opportunità di trasmettere valori oltre che nutrimento: rispetto, condivisione, educazione. In quelle ore, intorno a un tavolo o in un parco, si consolidano legami che diventano fondamenta. Nonni e nipoti, dunque, si incontrano in un terreno che unisce passato e presente: le mani esperte che affettano la frutta e gli occhi curiosi che aspettano il loro dolce preferito. È lì che si coltiva una memoria comune, fatta di piccole abitudini e di grandi insegnamenti. Perché il tempo passato insieme, soprattutto davanti a una merenda, non è mai solo un intervallo tra i pasti: è una scuola di vita, una tradizione che continua a rinnovarsi a ogni generazione.

Newsletter Iscriviti ora
Riceverai gratuitamente via email le nostre ultime notizie per rimanere sempre aggiornato

*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy

Aggiorna le preferenze sui cookie