Arezzo
Grandi emozioni per la fiamma olimpica
Prima l'accensione allo Stadio di Arezzo, poi il passaggio lungo le vie del centro città e quindi il culmine in Piazza Grande.
“E' commovente, è un po’ come chiudere un cerchio – ci racconta una tedofora aretina Carolina Bindi, ex nuotatrice - è molto bello. E' difficile da descrivere”. Emozione per il passaggio della fiamma olimpica diretta ai Giochi Invernali di Milano-Cortina 2026. Il convoglio è entrato in città da via Simone Martini, attraversando viale Giotto, viale Sanzio e via Divisione Garibaldi. Qui è stata effettuata una sosta nell’area di parcheggio di fronte all’Arezzo Sport College, con un punto di accoglienza allestito nella sala stampa dell’Arezzo Calcio. Poi la ripartenza, con il ritorno su via Divisione Garibaldi e viale Sanzio, fino al punto d’inizio della staffetta in viale Giotto, per poi raggiungere attraverso le vie del centro Piazza Grande dove ad attenderla c’erano gli Sbandieratori di Arezzo. Alcuni durante il percorso sono stati tedofori per un giorno. In tutto 20 gli alfieri che hanno accompagnato il viaggio della fiamma olimpica accogliendola lungo Corso Italia all’altezza di via De Mannini per poi proseguire di corsa fino a Piazza Grande. Una “convocazione” che aveva inorgoglito gli alfieri ambasciatori di Arezzo nel mondo. Indimenticabile la partecipazione alla cerimonia di apertura delle Olimpiadi di México 1968.
Volti sorridenti e foto ricordo: che emozione per la fiamma
“Veramente un'emozione estremamente particolare – ha detto il presidente Giovanni Bonacci – siamo orgogliosi di aver colto un'occasione irripetibile nella vita. Vedo che l'emozione è in tutti i ragazzi e poi sono stati molto particolari questi 400 metri fatti a turno tra di noi per cui è una cosa che rimarrà nella nostra memoria”. Quella di Arezzo è stata la quinta tappa del viaggio della fiamma, prima in Toscana. Un passaggio che ha riportato Arezzo al centro della scena olimpica a quasi vent’anni di distanza dal passaggio che accompagnò le Olimpiadi di Torino 2006. Anche il Prefetto di Arezzo, non ha nascosto la sua emozione, in un giorno storico per la città. E per lui prima volta nella sua carriera. “E' stata un'organizzazione complessa perché prevedeva la chiusura di diverse via al traffico cittadino e la predisposizione di servizi di vigilanza e di sorveglianza perché nessuno potesse turbare questo bellissimo evento – ha spiegato Clemente Di Nuzzo – il passaggio della fiamma olimpica è veramente un momento simbolico, che crea profonda emozione. Siamo veramente contenti che la fiamma passi da Arezzo”.
Studenti, famiglie e semplici cittadini si sono radunati lungo tutto il percorso. Significativa anche la presenza della scuole. “E' un evento straordinario ed unico – ha detto il Provveditore agli studi di Arezzo Lorenzo Pierazzi - quello che ho riscontrato, nel momento in cui il nostro primo cittadino ha invitato le scuole a prendere in considerazione l'eventualità di affacciarsi in piazza e lungo le strade, è stata una una risposta massiccia da parte delle scuole. E' stato capito il valore che sta dietro a questo gesto simbolico che rappresenta il più alto valore dello sport, dello stare insieme e dell'amicizia”.

A cornice anche l’evento del Museo Archeologico Gaio Cilnio Mecenate, intitolato “Fuoco sacro”: un percorso tematico realizzato con il patrocinio e il contributo del Comune di Arezzo, in collaborazione con Con, Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana – Ambito Territoriale di Arezzo e Fondazione Arezzo Intour, che ha offerto l’occasione per approfondire le origini e i significati delle Olimpiadi antiche attraverso una selezione di reperti di particolare valore. Termine della staffetta in via Fiorentina. Il convoglio è quindi partito verso Siena, oggi sarà a Grosseto e Firenze, mentre domani toccherà Prato, Pistoia, Lucca, Pisa e Livorno. Ultima tappa toscana il 9 Gennaio 2026 a Massa Carrara.
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