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LA BELLA INIZIATIVA

Bibbiena, tutto il paese per riaprire l'edicola del centro storico

Greta Settimelli

13 Aprile 2025, 08:02

L'Edicola di Piazzolina

Riapre grazie ad un progetto di unione

Taglio del nastro per L’Edicola di Piazzolina a Bibbiena dove si marcia in controtendenza rispetto al resto del territorio italiano. Secondo infatti un’indagine di Unioncamere, in Italia in quattro anni, di edicole, ne sono sparite quasi 2.700 edicole. Ma a Bibbiena invece hanno trovato il modo di tenerla aperta, l’edicola del centro storico. Grazie ad un progetto che ha messo insieme pubblico, privato e volontariato. L'edicola aveva chiuso i battenti a fine 2024 e l'idea della riapertura è stata dell'associazione “Il Podestà per l’arte e la cultura”.

“L'idea è nata proprio qui davanti all’edicola già chiusa – racconta il vecchio gestore Michele Luciello per tutti “Ciro” viste le sue origini napoletane – io ero veramente affranto da questa chiusura, perché per me questa edicola è stata sempre come una seconda casa”. Tra l’altro Michele avrebbe perso anche il lavoro. Invece grazie al contributo economico del comune di Bibbiena, del colosso del web Aruba Spa e della casa editrice bibbienese Fruska, che pubblica il mensile Casentino2000, L’Edicola di Piazzolina ha rivisto la luce e Michele anche il lavoro.

“È un giorno di festa - commenta il sindaco di Bibbiena Filippo Vagnoli - Siamo veramente molto felici non solo per l’edicola che riapre, ma per il progetto di comunità. Il comune ha dato un contributo economico, ma qui c'è il grande valore delle persone che si sono impegnate per questa questa iniziativa. Ringrazio Stefano e Franca, dell’associazione culturale Il Podestà, ma un ringraziamento anche a Michele che è lo storico gestore dell’edicola che si rimette a disposizione. E poi un grande grazie ad Aruba S.p.A. a Fruska edizioni, due aziende del territorio, che aiutano supportano questo progetto”.

La gestione dell’edicola sarà in mano a Michele Luciello che coprirà il turno della mattina.
Il pomeriggio invece, rimarrà aperta grazie al tempo dei tanti volontari, tra loro anche i ragazzi del centro diurno “L'isola che non c'è”.

“L'idea nasce dalla nostra associazione – commenta Stefano Brami, presidente dell’associazione Il Podestà – assieme ad altri amici come Marco Roselli, autore casentinese e Roberto Frulloni della casa editrice Fruska Srl. Abbiamo deciso che questa Edicola non poteva restare chiusa perché era un servizio troppo importante per la comunità. Questo è anche un punto di riferimento per i residenti persone che comunque vengono qui da noi per fare due chiacchiere per incontrarsi. Non è solo la vendita del giornale, ma è proprio un punto di incontro che nel centro storico serve e servirà”.

L’obiettivo è quello di farlo diventare un presidio culturale e sociale, verrà infatti creato un salotto letterario che potrà ospitare numerosi eventi dalla presentazione dei libri, ai book club. Un'edicola, insomma, di comunità. Sono già una ventina i volontari che si sono detti disponili a regalare il loro tempo a questo progetto. “Siamo volontari un po' di tutte le età, ci sono anche i giovani - racconta Franca Biancucci che fa parte dell'associazione ed è una volontaria -ci alterneremo nel pomeriggio per tenerla aperta e per tenere vivo anche un po’ tutto il centro storico. Questo dovrebbe essere un punto di aggregazione per tutti”.

“Ecco perché ho scelto di donare il mio tempo perché come residenti del centro storico mi dispiaceva vedere questa edicola chiusa. Per ridarle vita. Con poco sacrificio riusciamo a fare una cosa bella”.

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