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Arezzo

Ruba argento nella ditta dove lavora: dipendente infedele arrestato

Redazione Web

20 Luglio 2024, 11:27

Argento e soldi

Argento e soldi

Dipendente infedele di una nota ditta orafa di Arezzo arrestato per furto pluriaggravato dalla destrezza, dall’ingente quantità e dal rapporto di subordinazione. L'indagine è stata svolta dalla Squadra Mobile diretta dal dottor Davide Comito, a seguito di diversi ammanchi di argento e oro registrati nell’ultimo periodo dai banconi del laboratorio. Nei giorni delle sottrazioni, il lavoratore, italiano, classe 1985, addetto alla lavorazione dei preziosi, è emerso che asportava nel corso del proprio turno di lavoro alcuni monili in argento e parte dei metalli preziosi destinati alla lavorazione, per poi portare con sé la refurtiva a casa e ricettarla.

Dalla visione dei filmati catturati dalle telecamere di videosorveglianza, gli uomini della Mobile sono riusciti ad appurare una serie di furti commessi dall’indagato all’interno della ditta orafa. Il soggetto, chiaramente riconoscibile dalle immagini visionate, venerdì, dopo l’ennesima azione furtiva, ripresa dalle telecamere di videosorveglianza, è stato arrestato all’uscita dalla azienda: al termine dell’orario lavorativo, veniva trovato in possesso dei preziosi trafugati nel corso della giornata, circa 2 chili di argento puro in grani.

A casa la polizia gli ha trovato altri 2 chili di grani di argento puro per la lavorazione, di proprietà dell’azienda e oggetto di precedenti azioni furtive, oltre a diverse migliaia di euro. Il totale della refurtiva sequestrata ammonta, riferisce la questura, a circa 4,5 chili di argento tra monili e argento puro in grani per un valore di mercato pari ad euro 4.450.

L’indagato, dopo essere stato fotosegnalato, veniva tratto in arresto per il reato di furto pluriaggravato dalla destrezza, dall’ingente quantità e dal rapporto di subordinazione e, così come disposto dal P.M. di turno, della locale Procura della Repubblica, associato in regime di arresti domiciliari presso la propria abitazione, in attesa della udienza di convalida e della celebrazione del rito direttissimo.

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