Ancora fuoco alla ex Lebole, sindaco ordina sopralluoghi e striglia la proprietà: "Decoro e sicurezza"

Incendio nell'area degradata ex Lebole ad Arezzo nel primo pomeriggio di mercoledì 14 agosto. Bruciate sterpaglie, rapido ed efficace intervento dei vigili del fuoco nel terreno della azienda dismessa. L'episodio fa seguito al caso della donna ustionata dal ritorno di fiamma (alcol etilico) mentre ravvivava un fuoco acceso in zona, luogo usato come bivacco e dormitorio. Infiniti i fatti precedenti. In una fase di totale conflittualità tra sindaco Ghinelli e proprietà privata dell'area, la famiglia Carrara, imprenditori pistoiesi della carta, il primo cittadino di Arezzo ordina sopralluoghi, incalza i proprietari a mantenere in ordine la superficie, annuncia un giro di vite sul tema, incancrenito e senza sbocchi, al momento, verso riqualificazione e rilancio. Ecco il testo della nota diffusa dal Comune:

A seguito degli ultimi eventi accaduti nei pressi dell’area Lebole il sindaco Alessandro Ghinelli ha firmato tre richieste di sopralluogo urgenti - da ottemperare entro 10 giorni - indirizzate alla Polizia Municipale, alla Edilizia e alla Asl per verificare le condizioni di sicurezza dell'area Lebole (recinzione, resede, manufatti, immobile e conseguenti presupposti igienico sanitari). “Le condizioni di degrado e abbandono sono ormai intollerabili e visto che la proprietà ha sostenuto di non essere in grado di vendere, allora si adoperi a mantenerla in piena sicurezza e in pieno decoro. Seguiranno verifiche costanti e continue, anche concordate con altre realtà istituzionali, volte al pieno ripristino delle condizioni di decoro, sicurezza e ogni altro aspetto connesso”, ha detto il sindaco Ghinelli.