Uxoricidio
Perizia psichiatrica sull'uomo di 80 anni che ad Arezzo ha ucciso la moglie malata di Alzheimer con un colpo di pistola. Era il 21 giugno 2024 e l'uxoricidio si consumò in un appartamento di viale Giotto. Alessandro Sacchi e Serenella Mugnai, 73 anni, erano una coppia unitissima. La malattia aveva scombussolato la relazione. L'uomo non riusciva a gestirla. Quella notte un banale bisticcio fece scattare l'improvvisa violenza. Prese la vecchia arma non denunciata ereditata dal padre e fece fuoco contro Serenella, poi avvisò i vicini e si fece arrestare. "Non ce la facevo più" disse alla polizia. Era esasperato e non aveva ancora trovato supporto e aiuto nella rete assistenziale. Sacchi, in considerazione dell'età, si trova agli arresti domiciliari nella Rsa Fossombroni di Arezzo. Ora è stato disposto dal gip l'incidente probatorio, su richiesta del pm Marco Dioni, un accertamento auspicato anche dai difensori avvocati Stefano Sacchi, nipote, e Piero Melani Graverini. L'esperto dottor Massimo Marchi dovrà stabilire se l'ottantenne è in grado di partecipare al processo, se era pienamente capace di intendere e di volere al momento del fatto e se è socialmente pericoloso. E' accusato di omicidio volontario aggravato, reato per il quale il processo si svolge davanti alla Corte d'assise. Incarico per la perizia il 16 settembre.
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