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L'omicidio

Arezzo, il vicino lo attacca con la ruspa: gli spara e lo uccide, arriva sentenza per Mugnai. Legittima difesa?

Luca Serafini

17 Settembre 2024, 08:57

San Polo, vicino di casa ucciso

San Polo, vicino di casa ucciso

Ha ucciso a colpi di fucile il vicino che attaccava casa sua con una ruspa. E' legittima difesa? Arriva la sentenza per Sandro Mugnai, l'artigiano di Arezzo che per rispondere all'aggressione, il 5 gennaio 2023 nella località San Polo, fece fuoco contro Gezim Dodoli che rimase ucciso. Sarà il giudice Claudio Lara oggi, martedì 17 settembre 2024, a decidere sul controverso caso.

Processo con rito abbreviato, imputazione "eccesso colposo di legittima difesa". Il pm Laura Taddei contesta a Mugnai un'azione esagerata, inadeguata, non proporzionata alla situazione e quindi punibile, mentre i difensori Marzia Lelli e Piero Melani Graverini sostengono che l'uomo sparò per proteggere se stesso e la famiglia che si trovava in casa. Erano radunati per cena, la sera della Befana, quando a seguito di ruggini e bisticci non meglio precisati (pare relativi a tubature e rumori), Dodoli azionò il mezzo meccanico.

Prima i danni alle auto in sosta poi i colpi con la benna contro la facciata della casa che rimase lesionata. Mugnai prese la carabina per la caccia al cinghiale, una Browning calibro 30.6, legittimamente detenuta, e la usò. Il gip Giulia Soldini che scarcerò Mugnai, nella sua ordinanza riqualificò l'episodio con la scriminante della legittima difesa ma la procura è di diverso avviso e si arriva adesso all'udienza alla quale partecipano anche le parti civili, i familiari della vittima, originario della Romania, 59 anni.

Caso in bilico: da un lato il pm che contesta un comportamento “precipitoso, avventato, imprudente”, dall'altro la difesa sostiene come bisognerebbe calarsi nei panni di chi si trova in quella situazione di forte turbamento, sotto attacco, con la ruspa che incrina la parete e devi fare qualcosa. Udienza alle 10. Dall'esame attento delle carte e dei fatti, la decisione di primo grado del giudice.

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