AREZZO
“Costretti a vendere casa”. Così una coppia di aretini che abita di fronte all’ex asilo di via Filzi che sarebbe dovuto diventare la nuova caserma della polizia municipale e che invece oggi “è un luogo di spaccio a cielo aperto”. La storia dei coniugi - che preferiscono non rendere pubblici i loro nomi - è l’ultimo atto di una situazione che si protrae già da diversi mesi, se non da anni. La loro casa, ristrutturata appena sei anni fa, dove dentro ci sono i ricordi di una vita, “abbiamo deciso di lasciarla – raccontano – perché non ne possiamo più di vivere in una zona dove non ci sentiamo più sicuri rispetto a quando ci siamo venuti a stare 25 anni fa”. E così la decisione: “Già abbiamo venduto alcuni immobili, che si trovavano nella zona di via Filzi, e adesso tocca alla nostra casa dove abbiamo abitato per 25 anni. Ci siamo decisi, costretti da una situazione invivibile”. “Ci sentiamo completamente abbandonati a noi stessi da un’amministrazione che invece dovrebbe avere il compito di proteggere i cittadini – racconta la coppia – La situazione è sempre la stessa. Tante promesse, ma poi passato il momento tutto torna come sempre. Il cantiere di via Filzi dove si affacciano le nostre finestre è praticamente uno spaccio a cielo aperto. Tutte le notti un continuo via vai fino alle prime luci del giorno. Sentiamo urlare, rincorrersi. In questo quartiere che ci ha accolti, bellissimo tra l’altro, non viviamo più”. E l’occhio divaga non solo su via Filzi, ma anche sull’intera zona di Saione.
*Iscrivendoti alla newsletter dichiari di aver letto e accettato le nostre Privacy Policy