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Il caso

Arezzo, anziano morì nel cantiere in abbandono: archiviazione definitiva per due ex sindaci di Cortona

Luca Serafini

16 Ottobre 2024, 19:28

Il luogo dell'infortunio

Il luogo dell'infortunio

Cala il sipario sulla vicenda del tragico infortunio nella casa - cantiere di Pergo, dove un anziano, allontanatosi dalla sua abitazione, precipitò da un dislivello e perse la vita successivamente in ospedale.

Due ex sindaci di Cortona erano coinvolti nell’inchiesta, Andrea Vignini e Francesca Basanieri accusati di non aver dato seguito a segnalazioni sulla pericolosità del luogo, quando erano nel ruolo guida del Comune. Accusa, questa, caduta in quanto non sussistente.

Ma dopo l’archiviazione del caso da parte del giudice di Arezzo, la famiglia dell’uomo deceduto aveva presentato reclamo con l’intento di riaprire il procedimento giudiziario. E’ però di questi giorni il nuovo pronunciamento del giudice Michele Nisticò che, con una ordinanza, “rigetta il reclamo e conferma il decreto di archiviazione emesso dal gip il 4 giugno 2024”. I due ex amministratori erano tirati in ballo con l’ipotesi di reato dell’omicidio colposo perché al Comune sarebbero giunte segnalazioni, esposti, che riferivano del pericolo relativo alla struttura in costruzione, un edificio privato non completato.

Il dramma a Pergo si consumò a inizio maggio 2023 quando l’anziano entrò nell’area del cantiere edile dismesso di proprietà di un’impresa appartenente ad un costruttore straniero. Cadde e riportò lesioni. Poi morì. L’inchiesta svolta dai vigili del fuoco e dalla procura è sfociata nella decisione del pubblico ministero, a giugno, di mantenere l’ipotesi di accusa solo per l’impresario edile proprietario dell’area teatro della sciagura mentre il pm ha chiesto l’archiviazione per Vignini e Basanieri, poi decretata dal giudice.

La famiglia della vittima dell’incidente lamentava che non fosse stato informata di questi passaggi giudiziari e che non si era potuta opporre all’archiviazione. Ma il giudice Nisticò spiega nell’ordinanza di rigetto che, a rigore di legge, per il tipo di reato ipotizzato (dove non si contesta la morte con violenza alla persona), notificargli quel passaggio non era un atto dovuto. Quindi reclamo respinto, con Vignini e Basanieri definitivamente fuori dalla triste vicenda, sulla quale avevano comunque portato elementi nel merito per dichiararsi estranei a ogni responsabilità, attraverso i loro avvocati Michele Morelli e Corrado Brilli. Legale della famiglia dell’anziano è l’avvocato Marco Cocchi.

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