Attenti ai post
Attenti ai post sui social media che scrivete sull'amministrazione comunale. E' l'invito rivolto ai dipendenti del Comune di Arezzo attraverso una newsletter sulla quale il consigliere comunale di opposizione, Michele Menchetti, insorge parlando di limitazione del diritto di critica. B
otta e risposta in aula nell'ultima seduta consiliare, con oggetto i contenuti della comunicazione recapitata ai lavoratori nella quale viene detto, tra l'altro, che il dipendente "si deve astenere dal pubblicare giudizi sull'operato dell'amministrazione quando sia manifesta o conoscibile dai terzi la sua qualità di dipendente del Comune di Arezzo o qualora siano derivanti da informazioni assunte nell'esercizio delle proprie funzioni che possano anche recare danno all'amministrazione stessa, nonché dichiarazioni offensive, discriminatorie o di scherno nei confronti dei colleghi e dei superiori”.
Menchetti sostiene che, al di là degli evidenti confini tra giudizi critici e diffamazione, perseguibile per legge, l'iniziativa dell'amministrazione ha il sapore del bavaglio, come si volessero intimidire. E solleva dubbi su chi dovrebbe stabilire cosa si può postare e cosa no, quali sarebbero i provvedimenti disciplinari. Nel consiglio comunale ha risposto l'assessore Giovanna Carlettini rispondendo che, da ex dipendente comunale, è l'ultima a voler limitare il diritto di espressione e critica dei lavoratori, che l'intento non è intimidire e che sull'uso dei social media, come per la newsletter, ci si aggancia a riferimenti di carattere nazionale.
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